Terni e gli immigrati: cresce la tensione

Polemiche dopo il ferimento di 4 agenti di polizia. Ferranti (FI): «Dal Pd misure risibili». Fiorini (Lega Nord): «Il prefetto spieghi»

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Il rischio c’era. E adesso la faccenda rischia di deflagrare. Facendo magari passare in secondo piano i richiami ad un approccio ragionato – Walter Patalocco, in un paio dei suoi corsivi su umbriaOn, ci aveva provato – al problema. Il rapporto tra Terni e gli immigrati sta provocando prese di posizione sempre più decise.

Il fatto Ad offrire l’occasione per farlo è l’episodio, denunciato dal sindacato di polizia Consap, avvenuto venerdì, quando quattro agenti sono rimasti feriti in seguito al tentativo di fuga da parte di alcuni extracomunitari durante le operazioni di identifiazione in questura.

Forza Italia La campagna promette di essere clamorosa. Ad annunciarla è il presidente del gruppo consiliare a palazzo Spada, Francesco Maria Ferranti: «Già nei dibattiti in aula relativi la sicurezza, come gruppo di Forza Italia abbiamo richiesto maggiori misure e investimenti sulla sicurezza e personalmente richiesi al senatore Di Girolamo, presidente della Provincia e sindaco del capoluogo, di essere promotore e rappresentante di tali esigenze presso il comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza».

«Misure risibili» Le misure «adottate dal Pd – accusa Ferranti – furono risibili: qualche spicciolo, manifestando un disinteresse per la pubblica incolumità e i diritti degli italiani. Chiesi in seguito che il senatore Di Girolamo dichiarasse l’impossibilità di Terni a recepire altri extracomunitari anche per totale impossibilità di garantire assistenza e servizi. Riscontrato che al contrario il Pd persevera sulla linea dell’integrazione strumentale, con una campagna di manifesti informerò i cittadini di questa situazione che definirei di emergenza e di pericolo e con un gruppo di amici raccoglieremo firme per chiedere ufficialmente al prefetto e al sindaco di arrestare queste accoglienze».

Lega Nord Oltre ad esprimere «piena solidarietà e ringraziamento ai quattro agenti di polizia rimasti feriti dopo che un gruppo di 15 extracomunitari di origine africana ha tentato la fuga durante le operazioni di identificazione e foto segnalamento presso la questura di Terni», il consigliere regionale della Lega Nord, Emanuele Fiorini, annuncia che «oltre a portare la questione tra i banchi del consiglio regionale, chiederò un incontro con il prefetto di Terni, Gianfelice Bellesini, al fine di chiarire quanto accaduto».

La richiesta La Lega Nord «intende sapere, innanzitutto, perché quei 15 extracomunitari si trovavano a Terni, se la presidente della regione, Catiuscia Marini e il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, erano a conoscenza dell’arrivo di queste persone e, in caso di risposta affermativa, perché la cosa è stata taciuta alla cittadinanza. Intendiamo sapere, inoltre, quanti extracomunitari sono già arrivati in città senza che nessuno sapesse niente, se è previsto l’arrivo di ulteriori extracomunitari, e come Regione e Comune di Terni intendono affrontare la questione dopo i recenti avvenimenti e alla luce dei numerosi episodi di cronaca locale che hanno riportato ancora una volta alla ribalta il tema della sicurezza in città. Sia chiaro fin da ora, che la Lega Nord si opporrà con tutte le sue forze a nuovi arrivi di extracomunitari nella città di Terni e nella regione Umbria».

Nuovi allontanamenti Proseguono, intanto, le attività di controllo del territorio disposta dal questore: la polizia di Stato ha espulso dall’Italia un cittadino tunisino, un 40enne pluripregiudicato per reati in materia di stupefacenti, armi e contro la persona. Nel corso dei controlli nei locali pubblici, la volante ha rintracciato un cittadino rumeno di 54 anni, nullafacente, che da oltre 6 mesi viveva a Terni e al quale è stato notificao decreto di allontanamento per cessate condizioni del soggiorno. In un bar è stato invece rintracciato un cittadino albanese inottemperante a un precedente decreto di espulsione. E’ stato accompagnato in questura, denunciato per la violazione delle legge in tema di immigrazione e nuovamente espulso dal territorio nazionale.

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