La premessa è scontata: «Non vogliamo fare dello sciacallaggio», ma dopo aver chiarito che a giudizio della Lega Nord Umbria «gli eventi degli ultimi giorni sono di una gravità politica senza precedenti», la richiesta è senza misure. Il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo «si deve dimettere, perché la sua giunta è politicamente morta».
Fiorini e Mancini
Le accuse Da mesi, accusa il consigliere regionale ternano Emanuele Fiorini, «denunciamo una situazione insostenibile e sono state necessarie diverse richieste di accesso agli atti per ottenere solo una parte della documentazione relativa agli appalti affidati alle cooperative, alcune delle quali hanno finanziato la campagna elettorale del sindaco. Alla fine siamo riusciti ad ottenere quelli che vanno dall’11 novembre 2013, fino al termine del 2015. Ma nulla abbiamo avuto per il periodo precedente e per il 2016».
Il sistema Sui rapporti tra Comune e cooperative torna il vice presidente del consiglio regionale, Valerio Mancini: «Un sistema che è degenerato nel tempo e sul quale speriamo che la magistratura faccia piena luce, magari puntando la propria attenzione anche sul mondo della sanità, che non è certo esente dalla contaminazione che sta emergendo».
FIORINI E MANCINI SUL COMUNE DI TERNI – IL VIDEO
Gli esposti Poi i due esponenti della Lega Nord annunciano che sono in preparazione due esposti: «Uno relativo alla questione del mattatoio comunale, il cui tetto in eternit deve essere bonificato dall’azienda che lo ha gestito, mentre le spese potrebbero tornare in carico al Comune di Terni – dice Fiorini – e un altro sarà quello relativo al consorzio Tns, per il quale – interviene Mancini – si sarebbe contatto un mutuo, che pagheranno i cittadini, per tappare il buco fatto dagli amministratori».
