Terni, rischio suicidio: verità sui ‘social’?

Fa discutere quanto accaduto giovedì mattina a una bambina di 12 anni. Indagini serrate della Municipale e spunta l’ombra del bullismo

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Un fatto grave, per certi versi inconcepibile, e un’indagine delicata. È quella condotta dalla polizia municipale di Terni sul suicidio minacciato da una ragazzina di appena 12 anni, fatto avvenuto giovedì mattina lungo la passerella che attraversa il fiume Nera e collega largo Frankl e Lungonera Savoia. Un’assurdità evitata solo grazie l’immediato intervento degli agenti del Corpo comunale, tutt’altro che semplice vista la situazione venutasi a creare, con la giovanissima in bilico sul fiume e già oltre il parapetto.

L’indagine Impossibile dire con certezza cosa possa essere scattato nella mente della bambina – perché tali si è a 12 anni – che, è lecito pensarlo, potrebbe non essersi resa pienamente conto del ‘peso’ del gesto, per lei e per chi le vuole bene. L’indagine, però, è partita e non può e non deve, com’è giusto in casi del genere, trascurare nulla. Non solo la situazione familiare, non grave ma possibile origine di tensioni per una ragazzina così giovane, ma anche – e soprattutto – i messaggi ricevuti nei giorni precedenti il fatto e che, così ha raccontato a chi l’ha tratta in salvo, l’hanno colpita e resa particolarmente triste.

Le offese Lì, in quei messaggi transitati attraverso un social network, inviati da coetanei, si celerebbe una parte del ‘perché’. Parole volgari, offensive, che colpirebbero chiunque, figuriamoci una bimba di 12 anni. ‘Solite cose fra ragazzini’, per qualcuno. ‘Atti di vero e proprio bullismo’, per altri. Elementi che gli inquirenti non intendono comunque trascurare, perché in grado di spiegare almeno una parte di ciò che è accaduto giovedì mattina. Non l’unica ragione di un disagio e di uno stress evidenti. Ma, comunque, elementi da approfondire.

La verità Anche per questo l’attività investigativa della polizia municipale punta a fornire agli organi competenti, in particolare la procura presso il tribunale dei minorenni di Perugia ma anche i servizi sociali, tutti gli elementi utili a valutare la situazione per quello che realmente è. E con due obiettivi principali: tutelare la piccola e accertare la verità.

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