Terni, volontariato per ‘impiegare’ i migranti

Rinnovato in prefettura il protocollo d’intesa per promuovere l’integrazione attraverso il lavoro: «L’inattività è un problema per tutti»

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Superare l’inattività dei migranti e favorirne l’integrazione: questo l’obiettivo che ha spinto la prefettura a promuovere il rinnovo del protocollo d’intesa sottoscritto nel luglio del 2015, relativo all’attività di volontariato dei cittadini stranieri giunti sul territorio in seguito all’emergenza-sbarchi. Il documento definisce gli impegni assunti dai cittadini stranieri, dai comuni che li ospitano e dagli enti-gestori delle strutture dove sono accolti, compresa la copertura assicurativa per eventuali infortuni.

Numeri e problemi Ad oggi i migranti presenti nelle strutture di accoglienza temporanea attivate in provincia di Terni nell’ambito dell’emergenza-sbarchi sono 545, distribuiti in 61 strutture temporanee dislocate in 16 comuni. «L’inattività di molti di loro – spiegano dalla prefettura – costituisce un elemento di disagio sia per gli stessi migranti, sia per le collettività che li ospitano».

I sottoscrittori Il nuovo protocollo è stato sottoscritto mercoledì mattina dal prefetto Angela Pagliuca, dal presidente dell’Anci e sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, dal vice sindaco di Terni Francesca Malafoglia, dall’assessore al sociale del Comune di Orvieto Cristina Croce, dai sindaci Laura Pernazza (Amelia), Paolo Silveri (Ferentillo), Gianluca Filiberti (Lugnano in Teverina), Rachele Taccalozzi (Montefranco) e Marsilio Marinelli (San Venanzo), nonché dai rappresentanti di Inail, Direzione territoriale del lavoro, enti gestori e sindacati.

Finalità L’obiettivo è di costruire percorsi di accoglienza ed integrazione a favore dei migranti ospitati in provincia, in attesa della definizione della domanda di riconoscimento della protezione internazionale. Per il richiedente asilo, l’attività di volontariato diventa un’occasione per conoscere il contesto sociale nel quale si trova ed anche di inserimento nella comunità che lo accoglie. Il prefetto Angela Pagliuca ha espresso soddisfazione per l’ampia adesione all’iniziativa, evidenziando il valore del protocollo come «esempio molto positivo di cooperazione tra soggetti istituzionali e privati attivi nel terzo settore».

Il nuovo metodo Il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, in qualità di presidente dell’Anci-Umbria, ha illustrato le linee guida del prossimo ‘Piano nazionale di ripartizione dei richiedenti asilo e rifugiati’ il cui obiettivo è strutturare un sistema di accoglienza diffuso sull’intero territorio nazionale, che garantisca una ripartizione equilibrata dei posti per l’ospitalità dei migranti a livello regionale, provinciale e comunale. I pilastri del nuovo sistema di accoglienza saranno l’adesione volontaria dei comuni allo SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifiugiati) e una modalità di accreditamento ‘continuo’ che si caratterizzi per una gestione ‘a liste sempre aperte’ per accogliere le domande degli enti locali, senza più vincoli temporali, ma solo in base alla disponibilità delle risorse.

Presenti alla firma del protocollo anche i sindaci di Castel Viscardo, Daniele Longaroni, e Polino, Remigio Venanzi, oltre al vice sindaco di Attigliano, Leonardo Fazio, e all’assessore comunale di Arrone, Marsilio Francucci. Tutti hanno manifestato la volontà di aderire, in tempi brevissimi, al protocollo rinnovato mercoledì mattina.

Tavolo tecnico Intanto in prefettura è stato costituito un tavolo tecnico, composto dai rappresentanti dei soggetti firmatari e coordinato dall’ufficio del Governo, che a partire da ottobre si riunirà periodicamente per svolgere un’azione di raccordo tra i comuni ospitanti, i soggetti gestori dell’accoglienza, le associazioni-organizzazioni di volontariato, i sindacati, Dtl e Inail.

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