Terremoto in Umbria, quasi diecimila scosse

Al 12 novembre risultano assistite 4.213 persone. Attività di assistenza agli allevatori con attenzione ai bisogni degli animali

Condividi questo articolo su

Il servizio geologico della Regione Umbria ha pubblicato i dati relativi ai mesi della crisi sismica da agosto a ottobre 2016. Sono stati ubicati 9.914 eventi sismici, registrati dalla rete sismica regionale nei comuni di Norcia (8.863), Preci (962) e Cascia (82).

Il bollettino sismico contiene i dati della rete sismica locale della Regione Umbria (Re.Si.R.). I dati sono mensili e semestrali e partono dal gennaio 2015. Sono indicati gli epicentri dei terremoti con i dati principali e sono inoltre indicati, per ogni comune umbro, il numero totale degli eventi sismici e la magnitudo più elevata registrata. Il colore assegnato ad ogni comune permette di visualizzare subito il numero totale di eventi sismici verificatesi nel periodo temporale considerato (mensile, semestrale).

Le attività «Dal 24 agosto ad oggi – informa il responsabile regionale della rete sismica regionale, Andrea Motti – sono state effettuate molte attività per far fronte alle diverse necessità: 2.016 ore di servizio prestato durante le fasi di emergenza con un massimo giornaliero operativo di 6 tra geologi o sismologi; 3.600 telefonate ricevute a cui si sono fornite informazioni, 180 sopralluoghi geologici di verifica, 12 indagini geofisiche e relazioni geologiche, 1.600 fotografie di documentazione, 4 mila chilometri quadrati di cartografia geologica di dettaglio tra Umbria e Marche fornita agli Enti pubblici e di ricerca».

Attività a favore degli allevatori Presso il Centro operativo avanzato regionale (Coar) di Norcia è stata allestita una postazione di coordinamento del servizio veterinario, della direzione agricoltura e del personale dell’Izsum (Istituto zooprofilattico sperimentale), per la gestione delle esigenze del comparto zootecnico. Tale postazione rappresenta un luogo di ascolto e rilevazione delle necessità e delle esigenze degli allevatori, nonché di attivazione degli interventi, con funzioni di raccordo tra il personale dei servizi veterinari della Usl Umbria 2 e il personale dell’agenzia Forestale regionale, in collaborazione con il corpo Forestale dello Stato e le associazione di categoria interessate.

I bisogni degli animali Dal 31 ottobre all’11 novembre i servizi veterinari della Usl Umbria 2, coordinati dal servizio regionale, hanno effettuato, anche a seguito di segnalazioni del corpo Forestale, 148 sopralluoghi presso gli allevamenti dei comuni oggetto degli eventi sismici per rilevare i danni alle stalle e alle strutture funzionali agli allevamenti, quali fienili e magazzini, finalizzati all’assegnazione di strutture temporanee. Sono stati quindi raccolti i bisogni legati alla salute degli animali e alla necessità di approvvigionamento di acqua, fieno e mangime e sono state verificate le condizioni di attività degli impianti di produzione industriale e artigianale presenti sul territorio. Intanto, il personale della direzione regionale dell’agricoltura e del corpo Forestale, unitamente alle associazioni di categoria, ha garantito agli allevamenti lesionati l’acqua e lo stoccaggio e la distribuzione di fieno e mangime proveniente da donazioni.

Le stalle Contemporaneamente alla raccolta dei bisogni legati alla salute degli animali, sono state individuate dai veterinari del Coar tre stalle inutilizzate da tempo, con capacità di ricovero per mille ovini e 150 bovini, che, dopo le opportune verifiche da parte dei tecnici Aedes, che ne hanno accertato l’agibilità, sono state attrezzate dall’agenzia Forestale regionale e destinate dopo la verifica di adeguatezza dei servizi veterinari Usl Umbria 2, a ricovero di ‘appoggio’ ad uso temporaneo degli allevatori con stalle distrutte o provenienti da aree da evacuare. Inoltre, è stata raccolta la disponibilità di 3 allevatori locali ad ospitare nelle loro stalle il bestiame proveniente dalle stalle lesionate. Sono in corso verifiche, comprensive di accertamento di agibilità, per acquisire la disponibilità di ulteriori 2 stalle di ‘appoggio’ con capacità di ricovero per ovini, bovini ed equini.

I trasferimenti Complessivamente sono stati trasferiti, con il supporto dei veterinari e del personale del soccorso alpino e del corpo Forestale dello Stato, mille ovini (di cui 700 in transumanza) e 200 bovini (di cui 100 in transumanza) provenienti da Castelluccio (zona da evacuare) e da stalle gravemente lesionate per un totale di 8 allevamenti. Inoltre, i veterinari della Usl Umbria 2 in collaborazione con veterinari libero professionisti e il personale delle associazioni di protezione degli animali, garantiscono la custodia, l’identificazione, il ricongiungimento con i proprietari e la cura di cani e gatti rinvenuti nelle aree terremotate. Sono stati recuperati e smaltiti 25 corpi di animali (ovini, suini e bovini) deceduti a seguito del crollo dei ricoveri ed effettuata la bonifica ambientale che ha visto l’intervento congiunto dei vigili del fuoco, di ditta specializzata e di personale della Usl Umbria 2.

Popolazione assistita In seguito all’evento sismico del 30 ottobre ad oggi risultano assistite in Umbria 4.213 persone: il dato aggiornato è fornito dal servizio regionale di Protezione Civile. Le persone che hanno trovato assistenza in alberghi ubicati fuori dall’area epicentrale sono 1.087 e 436 sono gli assistiti in tende. Altre 548 persone sono alloggiate in tensostrutture tipo tende sociali, 1.936 in strutture e altre 206 persone sono assistite in strutture ricettive locali.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli