Il provvedimento – ‘ammonimento’ – era stato emesso dal questore di Terni nei confronti di un 55enne ternano, sulla base delle denunce sporte dall’ex moglie. Se le denunce, da un lato, stanno facendo il proprio corso, dall’altro la giustizia amministrativa – in particolare il Tar dell’Umbria – ha deciso di annullare quell’ammonimento perché basato solo sulle dichiarazioni della presunta vittima.
La vicenda
Quest’ultima aveva denunciato l’ex marito per tutta una serie di soprusi, prevaricazioni di natura economica, minacce ed abusi. Elementi raccolti dalla polizia di Stato e poi, dal punto di vista dei provvedimenti, sfociati nell’ammonimento impugnato dal 55enne di fronte al Tar. Che gli ha dato ragione perché le stesse denunce, «in assenza di altri elementi […] non forniscono un quadro indiziario che renda verosimile l’esistenza delle condotte addebitate al ricorrente». Possibile che la questione finisca anche all’attenzione del Consiglio di Stato.
Il legale
Esprime piena soddisfazione per la decisione del Tar Umbria, l’avvocato Valeria Fracasso che assiste il 55enne ternano:«La decisione – afferma – si colloca in un orientamento garantista del Tar Umbria che recentemente aveva annullato altro provvedimento proprio su mio ricorso. Un segnale deciso che traccia un solco in materia».
«Gli elementi c’erano tutti»
La vede in maniera diametralmente opposta l’avvocato Luisa Mazzitelli che al Tar difendeva la donna: «Questa violenza e persecuzione consumata in famiglia nel momento di separazione, dopo 25 anni di matrimonio, ha natura economica ma non solo. Lui ufficiale dell’esercito che veste la divisa anche in casa, lei disoccupata con due figli. Il questore non ha solo raccolto le dichiarazioni di lei ma ha avuto prova documentale di tutto. Da qui l’ammonimento più che legittimo ma annullato dal Tar nonostante la corposa documentazione».
