Anti-prostituzione, bagarre in Comune

Terni, l’atto proposto da Fiorini (misto) torna in commissione. Sollevazione delle donne. Scontro fra Ceccotti (Lega) e lo stesso Fiorini

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Bagarre – accompagnata da momenti di ilarità generale – giovedì pomeriggio in consiglio comunale sull’atto di indirizzo ‘anti prostituzione’ a firma del consigliere Emanuele Fiorini e sostenuto anche dai colleghi Valeria D’Acunzo (misto), Federico Brizi (Lega) e Michele Rossi (Terni Civica). L’atto è stato rinviato in commissione dopo i numerosi dubbi espressi in aula, anche dallo stesso firmatario Rossi ed in primis dalla Lega (ha parlato Cristiano Ceccotti) e Forza Italia (Lucia Dominici).

IN MATTINATA  ANCORA POLEMICA FIORINI-MELASECCHE PER INTITOLAZIONE GIARDINI A RAGGI

Luca Simonetti e Valentina Pococacio

Cos’è la prostituzione?

La bagarre è scoppiata, fra le altre cose, sui criteri individuati all’interno dell’atto per definire quali siano – o meno – i requisiti per poter parlare di ‘prostituzione di strada’ e quindi attuare eventuali contromisure analogamente ad altre città in cui i clienti ‘on the road’ vengono multati con una certa regolarità.

L’ATTO DI INDIRIZZO CONTESTATO

«Un decalogo per non essere scambiata per una meretrice»

Sollevazione da parte di alcune consigliere donne. Come Valentina Pococacio (M5s): «Rido per non piangere e sono stupefatta. Voto questo atto di indirizzo – ha detto ironicamente – a patto che qualcuno scriva un decalogo che mi spieghi come non essere scambiata per una meretrice, per adeguarmi dal punto di vista dei luoghi da frequentare e degli abiti da indossare. Trovo offensivo tutto ciò per il genere femminile nel suo complesso».

Lucia Dominici

«Parlare di multe fa abbastanza ridere»

Sulla prostituzione, Lucia Dominici (FI) ha parlato di «fenomeno che non si può ignorare ma che, allo stesso tempo, non si può combattere circoscrivendolo soltanto ad un problema di decoro e di intralcio al traffico. Non mi sento in dovere di dire ad una donna di come si debba vestire per evitare una multa, forse bisogna guardare più al contenuto. L’amministrazione intelligente affronta il fenomeno su tanti piani. Parlare di multe fa abbastanza ridere, servono campagne per cambiare l’impostazione culturale».

«Esterrefatto»

Difesa strenua, da parte di Fiorini, dell’atto: «Rimango esterrefatto perché doveva essere un atto proposto dalla Lega e non pensavo di avere una reazione così. Non lo ritiro assolutamente, ci sono ordinanze chiarissime adottate da altri comuni (cita Perugia e Rimini) e, di certo, una persona ferma per due ore e vestita in un determinato modo non si può dire stia passeggiando. È una questione di decoro».

Cristiano Ceccotti

«Fiorini non parli più della Lega»

Il sentir solo parlare della Lega, da parte di Fiorini (‘ex’ transitato non senza polemiche al ‘misto’), ha fatto saltare la mosca al naso al capogruppo ‘verde’ Ceccotti, durissimo: «Non è fatto personale quando si porta un tema caro a tutta la cittadinanza e strumentalizzare un partito politico che opera con ragionevolezza, con presenza dentro l’assise comunale e dentro le commissioni. Non si può strumentalizzare, Fiorini non parli più della Lega e frequenti le commissioni per vedere come operano i consiglieri leghisti. È il consigliere più assente in questa assemblea e non voglio attacchi di alcun tipo».

Querele in vista?

Ultima parola – dopo il voto che ha rispedito l’atto di indirizzo in commissione, è qui che si raggiunge l’apice della bagarre con scambio acceso tra consiglieri – al suo primo sostenitore Fiorini: «L’atto si poteva modificare subito e non rinviare in commissione. Non ho risposto in maniera ridicola e dico al consigliere Ceccotti che in quarta commissione ho sempre delegato qualcuno. Valuterò altre strade – il che fa pensare a querele, ndR – perché questo è un danno alla mia immagine. In consiglio sono stato presente e le ricordo che mercoledì sono stato io ad aver tenuto la maggioranza sulle farmacie, con senso di responsabilità».

«Non capisco la Lega»

Così Alessandro Gentiletti (Senso Civico): «Non condivido minimamente l’atto di indirizzo presentato oggi dal consigliere Fiorini su prostituzione e decoro urbano, con tanto di descrizione sommaria su come si dovrebbe riconoscere e quindi allontanare chi si prostituisce. Se si fosse discusso avrei spiegato perché, sebbene penso sia evidente. Tuttavia, non ho capito la posizione della Lega ternana: se sia o meno d’accordo, visto che, nonostante alcuni consiglieri sembrassero inizialmente indignati, ha bocciato la proposta pregiudiziale di ritiro per rinviare e ‘approfondire’ l’atto in commissione».

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