Ast, cambi di appalti: «Tutelare i lavoratori»

Parte dalle assemblee Fiom di Terni la proposta che punta ad entrare nel prossimo contratto nazionale dei metalmeccanici

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Il tema è di quelli caldi, diventato quasi incandescente con il passare dei mesi e il moltiplicarsi dei ‘casi’: la tutela dei lavoratori ‘colpiti’ dai cambi di appalto, in Ast e non solo. Dalle assemblee organizzate nei giorni scorsi dalla Fiom all’interno della fabbrica di viale Brin, è emersa una proposta – un ordine del giorno per quello che sarà il futuro contratto collettivo dei metalmeccanici – che verrà sottoposta all’assemblea nazionale del sindacato, in programma per il 24 ottobre a Cervia.

L’esigenza «Le lavoratrici e i lavoratori del gruppo Thyssenkrupp Ast di Terni – si legge nell’ordine del giorno – ritengono fondamentale inserire nella piattaforma della Fiom per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici, una norma che regoli la salvaguardia dell’occupazione nei cambi appalto all’interno dei siti produttivi, fondamentale per garantire professionalità acquisita, qualità del servizio, sicurezza e contrasto alle politiche del massimo ribasso».

La proposta Nell’ordine del giorno, in particolare, si chiede che «ai dipendenti delle imprese in appalto temporaneo, quanto a quelle cui sono affidati i cicli di lavoro conto terzi, sia applicato il Ccnl confederale merceologico di riferimento delle mansioni oggetto di appalto o di terziarizzazione». Inoltre i lavoratori ternani chiedono che siano definite nel prossimo contratto nazionale «forme di garanzia della continuità occupazionale nei casi di cambio appalto».

Sicurezza Allo stesso modo, dalle assemblee Fiom a Terni è emersa l’esigenza che «il rappresentante dei lavoratori alla sicurezza dell’impresa appaltatrice (Rls), estenda la propria tutela anche ai lavoratori delle aree in appalto o affidate ad imprese terze, in collaborazione Rls delle aziende appaltanti».

Il segretario Per Claudio Cipolla (Fiom Terni), la discussione «è stata importante e partecipata. L’ordine del giorno che porteremo a livello nazionale – dice – è in continuità con la battaglia condotta all’interno della vertenza Ast. Purtroppo mancano ancora oggi risposte esaurienti in materia di difesa occupazionale. Sono stati però avviati percorsi importanti, come appunto la proposta di una clausola di salvaguardia all’interno del contratto che tuteli lavoratori appalti. Perché – conclude il segretario – in gioco non c’è solo la difesa dell’occupazione, ma la stessa qualità degli appalti, con tutte le professionalità e competenze presenti, elementi che per un sito complesso come quello di Ast sono strategici quanto le produzioni interne stesse».

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