Auto a Umbria Jazz, qualcosa va cambiato

Perugia, un bus bloccato domenica notte in via Pinturicchio diventa uno spunto per parlare del caso parcheggi a Umbria Jazz (e non solo)

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di P.C.

All’una passate di domenica notte, mentre risuonavano nell’aria le ultime note di Umbria Jazz,  in via Pinturucchio, a Perugia, un bus è rimasto fermo per quasi un’ora a causa di una serie di auto parcheggiate male. Sono dovuti intervenire i vigili urbani: hanno chiamato il carro attrezzi e hanno fatto multe in serie a tutte le auto in divieto (praticamente il 90%).

Bus blocato

Multe in serie

Nulla di così eclatante in realtà, non fosse per il fatto che le multe per divieto di sosta, a Perugia, soprattutto nel fine settimana, soprattutto durante Umbria Jazz, sono una rarità (ecco perché la scelta del verbo ‘dovuti’; ndr), tanto che quando si verificano meritano un articolo; soprattutto se, come in questo caso, è intervenuto anche il carro attrezzi, a causa di un mezzo del servizio pubblico che non riusciva a passare.

PERUGIA SOSTA SELVAGGIA – GALLERY SOCIAL

Le denunce social

Il problema parcheggi in centro è atavico, tanto che ci sono dei gruppi di pressione, attivi da anni sul tema, che denunciano con tanto di foto lo scempio perpetrato ai danni dell’acropoli, purtroppo senza particolare riscontro da parte delle istituzioni. E non a caso le foto si ripetono sempre uguali mese dopo mese. Nei giorni di Umbria Jazz non c’era un posto libero attorno al centro cittadino; non solo dove si poteva parcheggiare, ma anche dove non si poteva: le auto occupavano marciapiedi, aiuole, passi carrabili, rotonde… e ogni anfratto  utile; con notevole disagio per chi invece (pochi in realtà) aveva scelto di camminare a piedi.

ANCHE IL MESE DI GIUGNO ERA STATO NERO PER LA SOSTA

Minimetrò da record, eppure…

Il problema è serio e purtroppo non attiene solo alla inciviltà, visto che – dati ufficiali – il Minimetrò continua a far registrare record su record: nei giorni di Umbria Jazz sono stati , con un incremento del 9% rispetto alla passata edizione, che sale addirittura al 15% nel secondo fine settimana. I mezzi pubblici quindi vengono usati. Il punto non è questo. 

Far lavorare i vigili

Il punto è che una manifestazione di dimensioni così abnormi, nel 2019, con una diffusione così capillare di automobili, diventa ingestibile in una città come Perugia. Soprattutto sei i vigili non fanno le multe. Se tutte le auto in sosta fossero state multate a norma di regolamento, tutte le sere, probabilmente ci sarebbero stati introiti per costruirlo ex novo, un parcheggio. E la cosa avrebbe fatto da deterrente per i giorni successivi, magari dando la possibilità ai pedoni e ai disabili di usare marciapiedi e rampe. Ma sarebbe servito?

Ripensare Umbria Jazz?

Se tutte quelle auto si fossero riversate nei parcheggi a pagamento e a Pian di Massiano la situazione sarebbe stata migliore? Probabilmente no. Perché sia i garage a pagamento sia piazzale Umbria Jazz nei giorni clou erano pieni fino all’orlo. E allora probabilmente andrebbe affrontata anche la logica della manifestazione, magari spalmando meglio (o addirittura diminuendo) gli eventi in programma, delocalizzandoli rispetto all’acropoli. Perché non usare ad esempio l’area di Pian di Massiano? Perché non portare il jazz tutte le sere a Ponte San Giovanni? Sono domande a cui gli organizzatori e le istituzioni preposte devono dare risposte da qui a qualche anno. Prima che la situazione diventi ingestibile. 

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