Calamità naturali, Regione aiuta i Comuni

Stanziati 230 mila euro: l’elenco di chi potrà avere accesso ai fondi messi a disposizione per i lavori più urgenti di messa in sicurezza

Condividi questo articolo su

Sono destinati a «realizzare soluzioni capaci di fronteggiare, almeno in parte, alcune situazioni di potenziale pericolo per la pubblica incolumità» i 230 mila euro stanziati dalla Regione Umbria e destinati ai comuni di Allerona (Loc.Selvella- torrente Rivassene), Amelia (capoluogo – porzione mura civico cimitero), Arrone (Loc.Castiglioni – strada comunale di Castiglioni), Cerreto di Spoleto (Loc. Borgo Cerreto-giardini pubblici, argine fiume Vigi), Citerna (Loc. Molino d’avena, Pistrino-torrente Sovara), Fossato di Vico (capoluogo-via del Forno, muro di sostegno via Mazzini), Guardea (strade comunali – Grotti, Mezzeria, Frattuccia, Cimatreglie), Otricoli (capoluogo – via Vittorio Emanuele), Scheggia e Pascelupo (capoluogo-civico cimitero, fraz. Perticano-civico cimitero, Fraz. Isola Fossare-edificio ex scuola, Loc. Campitello-illuminazione), Scheggino (Loc. Valcasana-strada comunale), Valfabbrica (Loc. Montevillano-strada comunale), Vallo di Nera (Loc. Paterno Piedipaterno-strada comunale), Valtopina (viabilità comunale) e Nocera Umbra (Loc. La Prata – fosso).

Le calamità I fondi serviranno a realizzare «interventi urgenti causati da calamità, in prevalenza dissesti del territorio dovuti agli eventi metereologici verificatisi tra l’autunno 2015 ed il 2016. Un periodo in cui ci sono state intense e localizzate precipitazioni che hanno compromesso il funzionamento degli ordinari sistemi di smaltimento delle acque meteoriche (fossi, canali e opere idrauliche all’uopo destinate), innescato frane e smottamenti, anche con il crollo di alberature che hanno causato danni a infrastrutture a rete e fenomeni di sbarramento su corsi d’acqua».

I pericoli In particolare saranno oggetto di finanziamento: il ripristino dell’officiosità idraulica di corsi d’acqua che, per caratteristiche e localizzazione, creano situazioni di pericolo derivante da piene o procrastinata messa in sicurezza di argini e vegetazione adiacente; la viabilità, compromessa sia nei capoluoghi che in zone periferiche; i servizi a rete danneggiati in seguito agli eventi. Nella pianificazione si è tenuto conto della dimensione più ridotta dei Comuni e dell’entità delle opere da realizzare con la finalità di completare i lavori. Gli interventi selezionati sono stati individuati in concerto con i soggetti richiedenti, quali priorità rispetto alla totalità dei fabbisogni segnalati.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli