Cannabis terapeutica, 37 pazienti in Umbria

Dati esaminati nella terza commissione del consiglio regionale: la maggior parte riguarda l’utilizzo per la terapia del dolore. Spesa complessiva di 15 mila e 642 euro

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Somministrazione a trentasette pazienti – dal 2016 – per una spesa totale di 15 mila e 642 euro. Questi i numeri dell’impiego della cannabis terapeutica in Umbria, contenuti nella relazione della terza commissione consiliare regionale sulla clausola valutativa della legge 7/2014.

La legge 7/2014 ha permesso di introdurre nel servizio sanitario regionale la possibilità di somministrazione di medicinali derivati dalla cannabis a scopo teraupetico: la produzione dello Stato è iniziata – il decreto ministeriale risale a fine 2015 – nel 2016, nell’istituto chimico farmaceutico militare di Firenze. La terza commissione presieduta da Attilio Solinas (la relazione è stata esaminata anche da Casciari, Rometti, Guasticchi, De Vincenzi, Squarta e Carbonari) ha fatto il punto della situazione: la somministrazione ha riguardato 27 pazienti per la terapia del dolore, 5 per sindrome spastico-distonica, 3 per cure palliative, 1 per epilessia farmaco resistente e 1 per emesi da chemioterapia. Di questi, tre sono deceduti e nove non sono più in trattamento.

I farmaci e le criticità Dall’approvazione della legge regionale le Asl umbre hanno acquistato 1480 grammi di bedrocan e 100 di bedrolite (spesa di poco superiore ai 15 mila e 500, definita ‘trascurabile’ nell’ambito della spesa farmaceutica regionale), entrambi derivati dalla cannabis olandese. Criticità? La complessità delle procedure autorizzative per l’importazione del prodotto (circa quaranta giorni, in media) e casi di indisponibilità di materia prima dovuta al crescente numero di richieste: per la giunta un problema risolvibile con la disponibilità del prodotto nazionale, proveniente dall’istituto chimico farmaceutico militare di Firenze.

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