Canottaggio e doping: Mornati assolto a Terni

L’atleta 38enne, positivo in seguito ad un controllo eseguito nel 2016 a Piediluco, aveva dovuto rinunciare al sogno olimpico

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Assolto «perché il fatto non costituisce reato». Questa la sentenza emessa mercoledì mattina dal tribunale di Terni – giudice Elisa Fornaro – nei confronti dell’atleta azzurro del canottaggio Niccolò Mornati, 38 anni, risultato positivo ad un controllo antidoping eseguito il 6 aprile del 2016 a Piediluco (Terni) e in seguito al quale aveva dovuto rinunciare alle olimpiadi di Rio de Janeiro dove si era già qualificato per il ‘due senza’.

La sentenza

Nel sangue dell’atleta milanese del Circolo Canottieri Aniene – squalificato inizialmente per quattro anni, poi ridotti a due dalla seconda sezione del Tribunale nazionale antidoping – era stato trovato l’Anastrozolo, sostanza vietata dalle normative antidoping. In seguito alla denuncia alla procura della Repubblica per la violazione della legge 376 del 2000, Mornati – difeso dallo studio Bongiorno di Roma – era finito a giudizio a Terni. Nei suoi confronti il pm Adalberto Andreani aveva chiesto l’assoluzione in base all’articolo 131 bis del codice penale per ‘particolare tenuità del fatto’.

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