Carabinieri Perugia, Cosimo Fiore lascia

Il saluto del comandante uscente: «Centro storico più vivibile: lotta a furti e spaccio sono stati la priorità». Gli succederà il colonnello Paolo Piccinelli

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«Lascio una città migliorata e positiva, dopo aver giocato una partita esaltante con una squadra eccezionale». Così il colonnello Cosimo Fiore, comandante provinciale dei Carabinieri di Perugia, saluta la città, dopo due anni di lavoro. Sostituito dal colonnello Paolo Piccinelli, andrà a ricoprire l’incarico di capo ufficio del vice comandante generale dell’Arma. La soddisfazione per un incarico di rilievo non basta, però, a celare un po’di dispiacere nel lasciare l’Umbria. L’incontro con i giornalisti diventa così l’occasione per abbracciare tutta la cittadinanza: «un popolo onesto e giusto, che con la sua collaborazione ci ha aiutato a scoprire molti delitti».

IL SALUTO DEL COLONNELLO FIORE – L’INTERVISTA

Il bilancio: furti e spaccio Al colonnello Fiore non piace fare bilanci, «sarebbe un’autocelebrazione». In fin dei conti, ciò che è stato fatto «i cittadini lo conoscono bene».  Una cosa però si può dire: sono in corso tante operazioni interessanti, che non possono ancora essere svelate. E l’anno prossimo saranno inaugurate nella provincia di Perugia 5 nuove caserme, grazie anche al supporto dei sindaci. «Nel corso di questi anni abbiamo perseguito due obiettivi: sicurezza e legalità, che sono due facce di una stessa medaglia – ha detto il comandante uscente –  quando sono arrivato a Perugia preoccupavano molto i furti nelle abitazioni e il traffico di stupefacenti. I primi sono sensibilmente diminuiti e per quanto riguarda i secondi, abbiamo reso più vivibile il centro storico».

Un esempio  «Possiamo essere imitati – continua il colonnello – siamo stati una squadra compatta grazie al buon rapporto con le amministrazioni locali e le altre forze di polizia. Abbiamo affrontato anche eventi importanti, dalle visite del Papa a quelle del Presidente della Repubblica, in occasione dei quali la nostra presenza è stata tanto discreta quanto efficace». Il principale obiettivo è dunque portare tra i cittadini la percezione di sicurezza. La formula per farlo? Lavorare in sintonia con il territorio.

Il terremoto Se l’unica sua preoccupazione è stata quella di «aver avuto la voglia di fare qualcosa ma non avere avuto le risorse», le soddisfazioni in questi due anni sono state tante. Ma la più grande, è stata quella di aver potuto fare qualcosa per le popolazioni colpite dal sisma del 30 ottobre. «A Norcia ho visto la forza della calamità naturale, ma da semplice cittadino, sono molto contento di quello che si sta facendo. Anche la nostra presenza è importante: gli anziani, ad esempio, se sono soli hanno paura, ma se c’è un carabiniere in uniforme si sentono protetti». Essere vicini alla gente dev’essere la priorità: «Abbraccio tutta la provincia di Perugia: non cedete alla rassegnazione e alla paura».

Il successore Il colonnello Paolo Piccinelli, già da tempo annunciato come nuovo comandante provinciale, sarà presentato la prossima settimana. «Siamo tutti abilitati a guidare – scherza il colonnello Fiore – ognuno ha la sua guida, ma di danni non ne facciamo mai».

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