Comitato ‘no privati né convenzioni’ Terni: «Bandecchi, noi siamo per la sanità cubana»

Terni – Pierluigi Rainone replica al presidente della Ternana che aveca criticato la manifestazione di lunedì sotto l’ospedale

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di Pierluigi Rainone
Portavoce comitato ‘No alla sanità privata e convenzionata in Umbria’

L’attacco che ci ha rivolto il presidente della Ternana Calcio, Stefano Bandecchi, è totalmente strumentale e non fa che confermare la sua visione politica: ha scritto un post nel suo profilo Instagram per attaccare e ridicolizzare il presidio che noi del comitato ‘NO alla sanità privata e convenzionata a pagamento in Umbria’ abbiamo svolto lunedì pomeriggio all’esterno dell’ospedale di Terni. Nel suo post Bandecchi sostiene che ‘la sinistra ha governato per 50 anni la Regione Umbria devastando la sanità pubblica regionale e soprattutto ternana e l’ospedale di Terni’.

«No alla sanità convenzionata». Presidio sotto l’ospedale di Terni

Questa frase racchiude un insieme di falsità, dato che la sanità pubblica regionale era, fino al 2019, una delle migliori in Italia, come lo era l’ospedale di Terni che fino al 2019 era tra i migliori in Italia, tanto da essere preso come riferimento anche dagli abitanti della Sabina, del Viterbese (nel 2018 il 20% degli ingressi al Santa Maria erano di degenti provenienti dai territori appena citati).

L’ospedale di Terni era talmente disastrato e devastato da avere nel suo organico i migliori medici e primari in Italia, quali il professor Maira (neurochirurgo di fama mondiale), il professor Puma (chirurgia toracica), grandi cardiologi ed ortopedici. Basta andare a leggere articoli precedenti al 2019 per vedere quali medici lavoravano all’ospedale di Terni. Era un punto di riferimento per la terapia del dolore, tanto da essere premiato. Cosa è accaduto negli ultimi anni per far precipitare l’ospedale di Terni dalla posizione numero 10 alla posizione numero 106 su 112 ospedali presi come riferimento, come riportato dalla rivista Newsweek?

La giunta Tesei sta mantendendo le proposte della campagna elettorale del 2019, depotenziando la sanità pubblica territoriale ed ospedaliera al fine di potenziare quella privata e convenzionata. Le strutture pubbliche vengono indebolite dando loro meno fondi, si bloccano le assunzioni del personale medico e ospedaliero (medici, infermieri ed oss) dando poi alle persone esasperate, il privato come soluzione.

Un vecchio gioco attuato negli ultimi 30 anni per sottrarre al pubblico beni e servizi essenziali, dandoli ai privati: il tutto con un aumento dei costi (basti pensare alla telefonia, all energia elettrica ed alle autostrade). Il circolo ‘Verdi Ambiente e Società’ di Terni e Narni, di cui sono portavoce dal 2014, sta contrastando lo smantellamento della sanità pubblica ternana non certo da ieri ma da almeno tre anni, come confermano i volantini che distribuiamo dal 2019. Il comitato ‘NO alla sanità privata e convenzionata a pagamento in Umbria’, di cui sono fondatore e portavoce, è contrario a tutto il regime delle convenzioni con il SSR dato che queste ultime stanno causando (insieme al regime dell intramoenia) lo smantellamento della sanità pubblica, la privatizzazione di servizi che l’articolo 32 della Costituzione e la legge Anselmi istitutiva del SSN (n.833/1978) prevedono come gratuiti, senza spese per il paziente se non quelle pagate tramite la fiscalità generale (che deve essere progressiva sulla base del reddito). Comunque noi non ci nascondiamo dietro ad un dito e ci dichiariamo per il superamento del capitalismo, ovvero di un modello sociale che mette il profitto al centro di tutto dimenticandosi i reali bisogni della collettività.

Siamo per il modello cubano di sanità, ovvero un sistema sanitario pubblico e gratuito al 100% basato sulla medicina preventiva e sulla ricerca pubblica (sottratta agli interessi delle multinazionali farmaceutiche). Meglio essere demodè ma coerenti con i principi che caratterizzavano il gruppo che fondò il movimento ultras a Terni: i Freak Brothers (1980).

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