Comune di Perugia, fiori e corone ‘salati’

Mille euro in più per le cerimonie istituzionali, il fornitore dello scorso anno ‘fatto fuori’ e che chiede «spiegazioni chiare»

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di L.P.

Il sindaco Romizi durante le celebrazioni del 25 aprile

Venticinque aprile, primo maggio, 20 giugno. Ma anche Ognissanti e la festa della Repubblica. Come da cerimoniale, ogni celebrazione istituzionale non è tale senza corone d’alloro e mazzi di garofani fasciati dal tricolore. Ma quanto ci costa, ogni anno, tutto questo? Una cifra irrisoria, paragonata ad altre che l’amministrazione sostiene per il suo funzionamento. Nel 2017, però, è aumentata di poco più di mille euro rispetto al 2016. Garofani e alloro sono sempre gli stessi, i fornitori no.

Il negozio di via Pinturicchio

Corone d’alloro e garofani Ad aggiudicarsi la fornitura, nel 2016, è stato Luca Frizza. Da anni la sua ‘Casa del fiore’ sprigiona aromi floreali in via Pinturicchio. E quando lo scorso anno lo hanno chiamato dal Comune per sapere se era interessato a presentare un’offerta non ci ha pensato due volte. Come lui, altre quattro aziende locali sono state invitate a inviare un preventivo. Le offerte presentate, però, sono state solo tre e il fioraio di via Pinturicchio si è aggiudicato la fornitura di corone d’alloro, mazzi di garofani rossi e altre corone di fiori vari al prezzo di 4.251,50 euro. Prezzo poi riaggiornato, qualche mese dopo, con un ulteriore fornitura di altre 12 corone d’alloro, per un totale di 5.109,5 euro.

La Casa del fiore

L’affidamento «Poi quest’anno – racconta Luca – non ho più sentito nessuno. E allora ho chiamato io stesso in Comune, per sapere se era possibile partecipare nuovamente all’affidamento. E invece mi hanno spiegato che era stato già assegnato». Così, infatti, è stato. La stranezza, però, è che la cifra impiegata quest’anno è maggiore rispetto a quella dello scorso anno, con un affidamento diretto per la stessa quantità di articoli al prezzo di 6.283,20 euro. Ma, forse, non è l’unica cosa strana. Perché se, come è stato spiegato allo stesso Frizza, sono state invitate altre aziende a partecipare in virtù del principio di rotazione sancito dal regolamento comunale per l’affidamento dei servizi in economia, ad accaparrarsi il servizio è stata un’altra impresa che aveva ugualmente partecipato al bando lo scorso anno. L’unica ad essere stata invitata di nuovo e l’unica ad aver presentato un’offerta.

I dubbi non sono pochi e, in tempi di crisi, guadagnare qualche migliaio di euro in più lavorando con l’amministrazione comunale fa comodo a chiunque: «Io non voglio trarre alcuna conclusione affrettata – spiega Frizza – ma esigo spiegazioni chiare da parte degli uffici preposti. Sono d’accordo che ci debba essere una rotazione tra le imprese che partecipano a questi affidamenti diretti, però non capisco come mai l’azienda che ha vinto nel 2017 è l’unica richiamata tra quelle che non ha vinto lo scorso anno. Allora avrebbero dovuto ricontattare anche gli altri, no? E se è stata l’unica offerta, quella, sarebbe stato affidato ugualmente il servizio anche se il preventivo fosse stato di 20 mila euro per 15 corone d’alloro e qualche mazzo di fiori?».

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