Comune di Terni, bilancio da 230 milioni

Il documento contabile approvato con i soli voti della maggioranza

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Alla fine hanno votato in 26: della maggioranza erano in 18, dell’opposizione in 8. E i voti hanno rispettato rigorosamente gli schieramenti. Il bilancio consuntivo del Comune di Terni è stato approvato così.

Le polemiche La seduta mattutina, peraltro, non è stata tranquilla. Per niente. Con le opposizioni scatenate nel mettere in evidenza tutte le incongruenze che i revisori dei conti hanno portato alla luce nella loro relazione e che hanno fatto mancare, ad un certo punto, il numero legale – per evidenziare che sui banchi della maggioranza c’erano diversi posti vuoti – costringendo a chiamate ‘di emergenza’ agli assenti.

L’atto di indirizzo Poi, dopo che era stato votato un atto di indirizzo della maggioranza, che impegna sindaco e giunta a tener conto delle raccomandazioni che i revisori aveva inserito nella loro relazione, con la quale peraltro si dava il ‘via libera’ al documento di bilancio, si è evotato e, come detto, è finita 18 a 8.

I numeri In estrema sintesi il ‘consuntivo’ parla di 230 milioni di entrate, per il Comune di Terni, a fronte di 210 milioni di uscite. L’assessore Vittorio Piacenti D’Ubaldi ha evidenziato che «ci sono 47,4 milioni di ‘avanzo’, ma di fatto sono tutti vincolati, perché già impegnati per spese future».

Le entrate Tra le voci più importanti, tra quelle che rappresentano le entrate comunali, ci sono gli 87 milioni di tributi, i 43 di imposte e i 23 di tasse, «mentre i trasferimenti da Stato e Regione – dice ancora Piacenti D’Ubaldi – sono ormai ridotti all’osso, visto che parliamo di 3,5 milioni, circa 10 in meno rispetto al passato».

Il peso sui cittadini Tanto che, ricorda l’assessore «ormai il 91% degli introiti comunali gravano sui cittadini, mentre nel 2010 questa percentuale era del 55%».

Cavicchioli Esprimendo il voto favorevole per il gruppo del Pd sul rendiconto di gestione 2014, che presenta risultati di gestione finanziaria positivi, dice il capogruppo ‘dem’ in consiglio comunale, Andrea Cavicchioli, «ho evidenziato che con l’approvazione dello stesso si chiude una fase della finanza locale e se ne apre una nuova, molto impegnativa, che impone il riaccertamento dei residui attivi e passivi, la riconciliazione delle partite debito-credito tra l’ente e le società partecipate, con l’allineamento dei bilanci e l’introduzione di ulteriori elementi di chiarezza e risanamento. Il Comune dovrà concentrare e selezionare gli sforzi di sostegno finanziario su progetti per il rilancio economico della città e del territorio, su interventi innovativi per le dinamiche sociali particolarmente provate dalla crisi, sulle manutenzioni ed il decoro urbano della città, con un’ottica particolare ad una revisione virtuosa della spesa e all’efficienza dell’organizzazione burocratico-amministrativa.

Crescimbeni Durissimo il commento del consigliere comunale del Gruppo misto: «Il consuntivo del vostro governo non è in queste carte, è nella strada, è tra la gente, nelle famiglie impaurite, negli anziani delle nostre periferie rapinati ed uccisi, il vostro bilancio sono le centinaia di giovani in fuga da Ast verso altri territori. I valori dell’inquinamento atmosferico, l’assetto e la cura urbana, il verde in pieno degrado, l’università che sta scomparendo come sono scomparse tante altre cose belle che Terni aveva e di cui eravamo orgogliosi, il bilancio è nel teatro Verdi che non c’è, il vostro bilancio è nel bollettino di guerra di una delinquenza in servizio permanente scatenata in una città indifesa. Questo è il vostro consuntivo, e se queste carte rappresentano tutto ciò io non lo voterò e con me, sono certo, non lo voteranno tutti gli autentici rappresentanti di una città delusa e tradita nelle proprie aspettative».

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