Mercati e fiere, l’Umbria si organizza

Coronavirus, in queste ore si sta decidendo come muoversi: prescrizioni a Spoleto, stop Gubbio. Limitazioni a Terni. Poi in serata l’annuncio di Conte sul nuovo decreto

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Sospensioni o aperture con limitazioni. I vari Comuni umbri, tenendo in considerazione il contesto generale, stanno valutando il da farsi: ad aggiornare la situazione è la Fiva Confcommercio Umbria, il quale sta seguendo l’evolversi della situazione. Poi in serata l’annuncio del premier Giuseppe Conte con il nuovo decreto: l’Italia è interamente una ‘zona protetta’ e ciò che si stava studiando per mercati e fiere è destinato a cadere.

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La situazione. Le eventuali limitazioni

La Federazione italiana venditori ambulanti informa che al momento è prevista la sospensione per Gubbio (fino al 3 aprile), mentre c’è il semaforo verde per Spoleto (con prescrizioni), Perugia, Bastia Umbra e Deruta. Per Terni invece – come conferma l’assessore al commercio Stefano Fatale, non è scontato che ci sia lo stop – si sta studiando la possibilità di procedere mercoledì con l’apertura con limitazione. Ovvero? Ci pensa la stessa Fiva Confcommercio a spiegarlo: consiste in una «diversa disposizione dei banchi allungando il mercato ad una riduzione dello spazio espositivo aumentando le distanze da un banco all’altro. Dall’obbligo di fornire guanti o gel mani nei banchi in cui i clienti toccano e scelgono la merce da soli all’apposizione di apposita cartellonistica per evitare l’affollamento del banco del mercato che comporterebbe la riduzione di un metro tra un cliente e un altro. Si punta a far svolgere regolarmente il mercato assumendoci più responsabilità possibile verso i colleghi e i clienti». Tutto in itinere, a stretto giro – in un verso o nell’altro – la decisione.

L’ORDINANZA DEL COMUNE DI SPOLETO: LE PRESCRIZIONI

Le misure per Spoleto. Poi le parole di Conte

Con un’apposita ordinanza viene specificato che è possibile svolgere fiere e mercati rispettando alcune prescrizioni: «La distanza fra gli stalli espositivi non deve essere inferiore a metri 3; per il rispetto di tale disposizione lo spazio espositivo di ciascun ambulante è ridotto da metri 9 x 4,5 a metri 6 x 4,5; è fatto tassativo divieto di qualsiasi assembramento; in ogni caso, a cura dell’espositore, deve essere rispettata la distanza interpersonale di un metro; deve essere informata la clientela sulle disposizioni previste dalla normativa mediante esposizione di apposita avvertenza; deve essere messo a disposizione un adeguato disinfettante; devono essere utilizzati guanti monouso per servire gli avventori; deve essere sottoscritto da parte degli ambulanti un impegno a quanto sopra esposto». Questo prima che Conte annunciasse le nuove misure. Non è aria di mercatini.

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