Coronavirus, secondo caso nella città di Terni

Il totale parziale sale a dodici. Isolamento fiduciario per 133 persone. La Regione: «La gestione dei pazienti non è affannosa»

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Si sale ancora. Il numero delle persone contagiate da coronavirus in Umbria aumenta: nella tarda mattinata di giovedì la Regione ha ufficializzato tre nuovi casi di altrettante persone, una residente in provincia di Perugia e due in quella di Terni. Il totale, parziale, passa così a dodici. L’aggiornamento arriva dall’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto.

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La situazione dei contagiati

«I pazienti – spiega la nota – sono in buone condizioni e al momento sono in osservazione nelle loro abitazioni. Nel complesso la gestione dei pazienti in Umbria per i sanitari e le istituzioni non è affannosa e la situazione è, nei limiti del possibile, abbastanza tranquilla». Delle dodici, una persona – il 60enne di Città della Pieve – è in terapia intensiva all’ospedale di Perugia, due sono in isolamento presso i reparti di malattie infettive degli ospedali di Perugia e Terni ed altre nove – fra cui il 31 enne di Montecastrilli (Terni) i cui familiari stretti, finora, sono tutti risultati negativi – sono in isolamento nelle proprie abitazioni.

Secondo caso a Terni

Proprio a quest’ultimo – il 31enne – sarebbe connesso il secondo caso di Covid-19 emerso giovedì nel comune di Terni. Si tratta di un uomo di 64 anni, in isolamento domiciliare e con febbre da alcuni giorni. Le sue condizioni sarebbero complessivamente discrete. Il primo caso ‘ternano’ era stato quello di una donna di circa 30 anni, anche lei in isolamento casa, i cui colleghi di lavoro sono stati posti in quarantena.

Caso a Castiglione del Lago

Uno dei nuovi tre casi emersi giovedì – relativo ad un giovane – riguarda il territorio comunale di Castiglione del Lago  (Perugia): «Si informa la cittadinanza – è la nota diramata giovedì dal Comune lacustre – di un caso di tampone positivo al virus Covid-19 di un residente del nostro comune. Dalle prime informazioni la fonte di trasmissione è esterna al territorio comunale. La quarantena è già stata attivata e le indagini epidemiologiche della Usl sono in fase avanzata». L’amministrazione comunale castiglionese «rinnova la piena fiducia nelle procedure della direzione sanitaria e della task force regionale e nel contempo, in un quadro precauzionale, il sindaco ha ritenuto opportuno attivare il Centro operativo comunale di Protezione civile».

Un caso anche a Baschi

Sempre nella giornata di giovedì sindaco di Baschi (Terni), Damiano Bernardini, attraverso il proprio profilo Facebook ha informato i cittadini su un caso di coronavirus riscontrato sul territorio comunale: «È stato attivato l’isolamento contumaciale per un residente del Comune di Baschi risultato positivo al Covid-19. Il paziente, paucisintomatico, si trovava già in isolamento volontario prima della comparsa dei sintomi, avendo transitato in una zona rischio.  Sono stati individuati i contatti che il soggetto ha avuto, i quali sono stati sottoposti cautelativamente in isolamento volontario. Questo permette una gestione in sicurezza del caso che non presenta complicanze. La situazione è monitorata continuamente in stretta collaborazione con i servizi sanitari. Ribadiamo l’invito a rispettare le misure per il contenimento dei rischi, senza alimentare inutili allarmismi».

A casa per precauzione

La misura dell’isolamento domiciliare volontario per chi potrebbe aver contratto il virus – a prescindere dall’evidenza di sintomi che, se presenti, comportano l’esame del tampone -, attualmente in Umbria interessa 133 persone.

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Farmaci a domicilio per over 75 e over 65 con patologie croniche

«In questa fase di emergenza legata alla diffusione del coronavirus, l’Umbria non lascia sole le persone anziane e i pazienti con patologie croniche o immunodepressi»: lo rende noto l’assessore regionale alla sanità, Coletto. «Siamo molto attenti – prosegue – alla tutela delle persone più fragili e grazie ad un accordo con Federfarma Umbria e Assofarm, in accordo con la Federazione italiana medici di medicina generale, la Regione Umbria, proprio per evitare che chi è affetto da particolari patologie e avanti negli anni esca di casa, ha attivato un servizio di consegna a domicilio dei farmaci necessari a pazienti anziani con più di 75 anni di età o ai pazienti con più di 65 anni, ma affetti da patologie croniche». Il servizio, che coinvolge le farmacie pubbliche e private del territorio, si attiva con una chiamata da parte del cittadino al numero verde 800.189521 messo a disposizione da Federfarma, al quale risponde un operatore che geolocalizza la chiamata e passa la richiesta per la consegna dei farmaci alla farmacia più vicina all’abitazione del soggetto che ha attivato per telefono la richiesta. «Nel caso in cui il paziente non rientri nella fascia di età oltre i 65 anni, ma con patologie conclamate per le quali è consigliabile non uscire di casa in questo periodo e che non possono delegare altri soggetti – aggiunge l’assessore Coletto – il medico di medicina generale può attivare il servizio». Ringraziando i farmacisti che operano sul territorio e tutti gli operatori per il grande impegno e per la proficua collaborazione che si rinnova in questo momento difficile per tutto il paese, l’assessore ha annunciato che «nella distribuzione dei farmaci a domicilio saranno coinvolte, con opportune modalità, anche le farmacie ospedaliere».

Umbria: «Dieci milioni di euro a sostegno delle imprese»

«Per fronteggiare l’emergenza derivante dalle ricadute economiche del coronavirus, la giunta regionale umbra ha già individuato una prima dotazione di dieci milioni di euro per interventi a sostegno delle imprese, dei lavoratori e del credito». Lo dichiarano gli assessori regionali Michele Fioroni e Paola Agabiti a margine del tavolo di crisi convocato giovedì in Regione e al quale hanno partecipato i rappresentanti di categoria, le organizzazioni sociali e le sigle sindacali. «Queste risorse – spiegano gli assessori Fioroni e Agabiti – saranno a disposizione con l’approvazione definitiva del bilancio e saranno utilizzate ad integrazione e complementarietà delle misure in via di definizione da parte del Governo. In questa fase abbiamo ritenuto utile e doveroso ascoltare il mondo produttivo, sia per un aggiornamento sulla situazione da fronteggiare, sia per raccogliere le proposte e le richieste dei singoli settori. Abbiamo infine ribadito la disponibilità della Giunta ad un confronto costante e continuo per sostenere l’intero sistema economico regionale, a partire dai comparti finora maggiormente colpiti».

 

Aggiornamenti a seguire

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