Coronavirus Umbria, il punto: i casi sono 28

Due nuovi casi nella giornata di domenica. Ricoverati in sei. 553 in isolamento domiciliare: per 124 la ‘misura’ è terminata

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Dai dati aggiornati alla mezzanotte dell’8 marzo, 28 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19. Lo riferisce la direzione sanità della Regione Umbria. Ai 26 casi dei quali era già stata accertata nella giornata di domenica la positività, quindi, si aggiungono altri due nuovi soggetti che hanno contratto l’infezione. Una crescita, finora, caratterizzata da una sostanziale stabilità e priva di ‘picchi’. Ma la guardia resta altissima.

I numeri

Alla mezzanotte dell’8 marzo, dei 28 soggetti positivi restano ricoverati in sei: due in terapia intensiva all’ospedale di Perugia, uno nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Terni, tre in quello di Perugia. Le persone in osservazione sono 553: si tratta di soggetti in buona salute ma sotto controllo medico – riferisce la direzione regionale sanità dell’Umbria – perché venute a contatto con soggetti risultati positivi al virus Covid-19. Di questi, 402 sono nella provincia di Perugia e 151 in quella di Terni. Ad oggi sono usciti dall’isolamento in 124, di cui 93 nella provincia di Perugia e 31 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 dell’8 marzo, sono stati eseguiti 175 tamponi.

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

La nota della Usl Umbria 2: chi chiamare

«Il decreto – informa la Usl Umbria 2 – della presidenza del Consiglio dei ministri dell’8 marzo prevede che chiunque abbia fatto rientro dalla regione Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova Treviso, Venezia a partire dal 14° giorno antecedente la data di pubblicazione del presente decreto (quindi dal 23 febbraio compreso all’8 marzo) deve necessariamente comunicare tale circostanza al dipartimento di prevenzione dell’azienda Usl Umbria 2 (aree territoriali di Terni, Foligno, Narni-Amelia, Spoleto, Orvieto, Valnerina) contattando dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, sabato dalle ore 9.30 alle 12.30, i seguenti numeri telefonici: 0744.204338 – 0744.204369 – 0763.307429 – 0742.339665 – 0743.210729».

Vigili fuoco Terni: uffici chiusi al pubblico

Intanto il comando provinciale dei vigili del fuoco di Terni comunica che da lunedì 9 marzo, e presumibilmente sino al 3 aprile, dispone la chiusura degli uffici al pubblico. «Tale misura – si legge nella nota – è stata presa dando seguito alle ultime disposizioni del dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, nel rispetto di quanto previsto nei recenti Dpcm in relazione all’emergenza Covid-19. Si precisa comunque che per le pratiche urgenti, la documentazione e quant’altro relativo ad esse può essere trasmessa tramite mail alla pec del comando, per ogni eventuale richiesta o comunicazione gli uffici sono comunque raggiungibili telefonicamente. Tale misura – specifica il comando di Terni – interessa gli uffici di prevenzione incendi, dei corsi di formazione e segreteria del comando di Terni e lo sportello di prevenzione incendi del distaccamento di Orvieto».

La Cisl resta aperta

«Abbiamo deciso di tenere aperti i nostri uffici anche in questo particolare momento perché sentiamo il dovere di stare vicino ai lavoratori e pensionati anche in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo»: a scriverlo in un tweet, il segretario regionale della Cisl Umbria, Angelo Manzotti. La Cisl Umbria invita comunque l’utenza «a prendere un appuntamento per evitare affollamenti nelle sedi».

Pro loco Ferentillo in campo

Intanto la pro loco di Ferentillo cerca di dare un sostegno agli anziani attraverso il servizio di recapito della spesa e medicinali a casa: «Siamo a disposizione anche per dare qualsiasi informazione per combattere la diffusione del coronavirus. Per ne cessità chiamate i numeri 351.8057465 – 345.3536229 – 392.1934353».

Volontariato spontaneo ad Avigliano Umbro

Anche ad Avigliano Umbro c’è chi si dà da fare. Come Daniele Marcelli, consigliere comunale: «Vista questa situazione io e alcuni amici abbiamo deciso di metterci a disposizione e offrirci volontariamente per portare ai soggetti considerati più a rischio che non avessero alternativa, la spesa a domicilio. Sono molti i ragazzi che ora hanno un po’ di tempo in più, si può utilizzare per fare qualcosa di buono. Basta mandarci la lista, facciamo la spesa per voi e ve la portiamo davanti alla porta con lo scontrino, senza venire in contatto e indosseremo alcuni dpi. Sarebbe bello estendere l’iniziativa anche ad altri territori, quindi se ci sono ragazzi interessati possono contattarci così ci dotiamo di un’organizzazione comune. Se qualcuno di Avigliano vuole rendersi disponibile me lo dica. È un’azione doverosa verso i nostri ‘nonni’ e un segnale positivo di unità generazionale anche se senza vicinanza fisica. Per ora potete fare riferimento ai seguenti numeri: 339.3635931 (Daniele), 366.2871982 (Kevin Scimia)».

Le terme di Triponzo: «Chiudiamo per il bene di tutti»

La direzione dei Bagni Triponzo, spa termale dell’Umbria, ha deciso di chiudere temporaneamente il complesso termale dal 9 marzo fino al 3 aprile: «Questa decisione – spiegano dal centro termale – nasce dalla presa d’atto che la spa termale costituisce un’attrattiva turistica per la Valnerina, nonostante sia stata colpita dal sisma proprio nel periodo successivo alla sua inaugurazione, avvenuta nel settembre 2016, registrando comunque un trend in crescita con numerosi utenti provenienti da tutta Italia». I Bagni Triponzo, quindi, «facendo proprie le indicazioni del mondo scientifico, che afferma che attualmente l’unico modo per contrastare il Covid-19 sia quello di attuare il distanziamento sociale. La scelta di chiudere al pubblico il complesso termale comporta comunque un sacrificio economico, tuttavia riteniamo che questa azione volontaria per il bene comune sia una delle più incisive per contribuire a ridurre le occasioni di aggregazione».

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