Covid, 314 nuovi casi su 1.040 tamponi. Altri 9 decessi e 9 ricoveri

Drastico calo dei test ma, come altri lunedì, la percentuale dei positivi raddoppia. Gli attuali casi in Umbria sfondano quota 10 mila. Scende l’indice Rt

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Sono 314 i nuovi casi di Covid-19 in Umbria registrati nelle ultime 24 ore: l’aggiornamento è alle ore 13.11 di lunedì 9 novembre. Il dato è relativo a 1.040 tamponi presi in esame (totale 330.852) per una percentuale di positivi del 30,19% (domenica è stata del 16,15%). Le guarigioni riscontrate nello stesso arco temporale sono state 109 (totale 5.055). Si registrano purtroppo altri 9 decessi con Covid-19, relativi ai territori di Castiglione del Lago, Magione, Montefalco, Narni (2), Perugia (3), Spoleto e Terni, per un totale che sale a 197. In base a tali numeri, gli attuali positivi al virus in Umbria sono 10.001 (+196). Dall’inizio dell’epidemia sono state riscontrate 15.253 positività (+314). L’indice Rt – riguarda la settimana dal 26 ottobre al 1° novembre – scende a 1.53.

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Ricoveri e isolamenti

Alla mattinata di lunedì le persone affette dal virus ricoverate negli ospedali umbri sono 424 (+9) di cui 64 (+2) in terapia intensiva. Così i singoli ospedali: Perugia 132 ricoveri (+1) di cui 24 (+1) in intensiva; Terni 115 ricoveri (+1) di cui 21 (+1) in intensiva; Spoleto 47 ricoveri (-8) di cui 7 (-2) in intensiva; Pantalla 41 ricoveri (invariato), nessuna intensiva; Foligno 39 ricoveri (+1) di cui 5 (+2) in intensiva; Città di Castello 36 ricoveri (invariato) di cui 7 (invariato) in intensiva; Branca 14 ricoveri (+14), nessuna intensiva. In isolamento fiduciario ci sono 10.832 persone (+176), mentre sono sin qui usciti dalla misura in 63.384 (+627).

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I nuovi casi

I 314 nuovi casi registrati in Umbria nelle ultime 24 ore sono attributi dalla Regione ai territori comunali di Acquasparta (2), Alviano (2), Amelia (5), Assisi (13), Bastia Umbra (3), Bettona (2), Campello sul Clitunno (2), Castel Ritaldi (2), Castel Viscardo (1), Castiglione del Lago (1), Città della Pieve (1), Città di Castello (26), Corciano (5), Costacciaro (1), Deruta (3), Foligno (27), Fossato di Vico (2), fuori regione (11), Gualdo Cattaneo (1), Gualdo Tadino (14), Gubbio (24), Lisciano Niccone (2), Magione (4), Marsciano (5), Massa Martana (1), Montecastrilli (3), Montefalco (1), Montone (4), Narni (8), Norcia (2), Orvieto (4), Otricoli (1), Panicale (1), Perugia (44), San Gemini (1), San Giustino (1), San Venanzo (1), Sant’Anatolia di Narco (1), Scheggia e Pascelupo (1), Sellano (1), Spello (1), Spoleto (36), Terni (15), Todi (13), Torgiano (1), Tuoro sul Trasimeno (2), Umbertide (21), Valfabbrica (1).

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Le guarigioni

Le 109 guarigioni delle ultime 24 ore sono invece attribuite ai territori comunali di Alviano (1), Assisi (6), Bastia Umbra (7), Bevagna (1), Cannara (2), Città della Pieve (1), Città di Castello (2), Corciano (3), Deruta (1), Ficulle (1), Foligno (1), fuori regione (2), Gualdo Cattaneo (1), Gualdo Tadino (1), Gubbio (10), Magione (7), Marsciano (1), Montefalco (1), Nocera Umbra (1), Orvieto (7), Passignano sul Trasimeno (1), Perugia (33), Spello (2), Spoleto (2), Stroncone (1), Terni (6), Todi (2), Torgiano (1), Umbertide (3), Valfabbrica (1).

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I decessi

Uno dei due decessi riguardanti la comunità di Narni è relativo ad un 74enne, venuto a mancare domenica all’ospedale ‘Santa Maria’ di Terni dove si trovava ricoverato. Sempre nella giornata di domenica è deceduta all’ospedale di Città di Castello una 78enne residente a Perugia.

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I casi attuali

Alle ore 13.11 di lunedì in Umbria risultano 10.001 casi di Covid-19, così distribuiti: Perugia 2.395, Terni 1.380, Assisi 511, fuori regione 510, Foligno 457, Spoleto 453, Bastia Umbra 360, Gubbio 331, Corciano 292, Città di Castello 253, Narni 218, Umbertide 203, Magione 163, Orvieto 161, Marsciano 153, Todi 147, Gualdo Tadino 138, Castiglione del Lago 127, Deruta 92, Spello 85, Torgiano 82, San Gemini 75, Norcia 67, Amelia 64, Acquasparta 62, Trevi e Cannara 61, Passignano sul Trasimeno 57, Bettona 54, Montecastrilli 52, Cascia 51, Panicale e Montefalco 47, Valfabbrica 45, Bevagna 42, Giano dell’Umbria 41, Piegaro 38, Massa Martana 33, Alviano 30, Stroncone 29, Collazzone e Castel Giorgio 26, Città della Pieve 25, Tuoro sul Trasimeno 24, San Giustino 23, San Venanzo e Castel Ritaldi 22, Gualdo Cattaneo, Fossato di Vico, Campello sul Clitunno e Allerona 19, Sigillo 17, Castel Viscardo 16, Montone 15, Otricoli 14, Fratta Todina 13, Attigliano e Lugnano in Teverina 12, Fabro, Sant’Anatolia di Narco, Scheggia e Pascelupo 11, Ferentillo e Arrone 10, Scheggino, Pietralunga, Citerna e Calvi dell’Umbria 9, Preci, Porano e Avigliano Umbro 7, Valtopina, Nocera Umbra, Montefranco, Guardea e Baschi 6, Monteleone di Spoleto, Montegabbione, Lisciano Niccone e Ficulle 5, Cerreto di Spoleto, Costacciaro e Montecastello di Vibio 4, Penna in Teverina, Parrano e Giove 3, Montecchio, Monteleone d’Orvieto, Monte Santa Maria Tiberina e Sellano 2, Polino e Paciano 1.

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Orvieto: «Punto nascita operativo»

In seguito ad alcune positività registrate nella struttura complessa di ostetricia e ginecologia del ‘Santa Maria della Stella’, la direzione strategica dell’azienda sanitaria Usl Umbria 2, presente ad Orvieto con il direttore sanitario dr. Camillo Giammartino, rende noto «che il punto nascita del nosocomio è pienamente operativo grazie all’apporto di altre professionalità afferenti al dipartimento aziendale materno infantile diretto dal dottor Fabrizio Damiani. Anche in questo caso, come accertato dall’indagine epidemiologica, il contagio è avvenuto al di fuori della struttura ospedaliera per poi diffondersi nel reparto. Sono attive tutte le misure di prevenzione e contrasto alla diffusione dell’infezione comprese la sanificazione e igienizzazione di alcuni locali e test ai contatti stretti, la situazione è sotto controllo ed attentamente monitorata dalla direzione sanitaria dell’azienda Usl Umbria 2 e dalla direzione ospedaliera. Previsto, entro pochi giorni, il rientro in servizio del personale dipendente della stessa struttura già risultato negativo al tampone».

Il report

«Nella maggior parte del territorio nazionale – si legge nella sintesi del report settimanale di ministero della Salute e Istituto superiore di sanità – è compatibile con uno scenario di tipo 3 ma sono in aumento il numero di Regioni/PA in cui la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4. Si conferma pertanto una situazione complessivamente e diffusamente molto grave sull’intero territorio nazionale con criticità ormai evidenti in numerose Regioni/PA italiane. La situazione descritta in questa relazione evidenzia forti criticità dei servizi territoriali e il raggiungimento attuale o imminente delle soglie critiche di occupazione dei servizi ospedalieri in tutte le Regioni/PA».

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