Terni, istanza all’Osl da 110 mila euro per lavori stadio: ok solo per una fattura 2004

L’Organo straordinario di liquidazione ha ammesso alla massa passiva solo una minima parte della richiesta, poco meno di 5 mila euro

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di S.F.

Le istanze di ammissione alla massa passiva post dissesto dichiarato ufficialmente il 1° marzo 2018. Prosegue il lavoro dell’Organo straordinario di liquidazione – Giulia Collosi presidente, gli altri componenti sono Eleonora Albano e Massimiliano Bardani – nel valutare le singole richieste: a distanza di tre anni e mezzo è arrivata la risposta anche in merito ad input riguardante alcuni lavori per lo stadio ‘Libero Liberati’ di Terni per una cifra a cinque zeri.

L’Organo straordinario di liquidazione del Comune di Terni

L’adeguamento e la fattura del 2004

L’istanza è dell’11 luglio 2017 e riguarda l’ammissione alla massa passiva per un presunto credito di 110 mila euro legato ai lavori di adeguamento dello stadio cittadino, ‘tempio’ della Ternana. La maggior parte (95.489) per riserve iscritte nel registro di contabilità, poco più di 10 mila per lo stato finale e 4.647 sulla base di una fattura del 20 aprile 2004. Si parla di quasi un ventennio fa. Il dirigente del settore in Comune ha fatto tutte le verifiche del caso e lo scorso 31 dicembre ha reso l’attestazione.

Il Liberati

Niente da fare

Dall’esito della verifica risulta – si legge nel documento Osl – «che il presunto credito di 95.489 euro non può essere riconosciuto in quanto le riserve sono state integralmente respinte dal direttore dei lavori; peraltro ad oggi non si è concluso l’iter di verifica in contraddittorio con l’appaltatore» e che per l’importo di 10.461,71 «i lavori  risultano finanziati con mutui non rientranti nelle competenze di questo Osl». L’unico semaforo verde è arrivato per i 4.647 della fattura 2004, il resto ‘tagliato’.

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