Massa passiva Terni: istanze ammesse per 53 milioni di euro

Dissesto Comune – Focus sull’Osl e le ammissioni: la minoranza ha chiesto delucidazioni su associazioni e cooperative attive nelle politiche giovanili. Il nodo dei ‘no’ all’accordo con stralcio

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di S.F.

Un’interrogazione sui fondi vincolati e la liquidazione delle somme spettanti alle associazioni e alle cooperative attive nelle politiche giovanile di Terni in riferimento al dissesto finanziario. A presentarla sono stati i consiglieri di minoranza Luca Simonetti (M5S), Francesco Filipponi (Pd) e Alessandro Gentiletti (Senso Civico): giovedì pomeriggio, partendo da questa tematica, è stato fatto il punto della situazione in merito alle richieste per l’ammissione alla massa passiva. La cifra è aumentata e non di poco.

Dissesto Comune Terni 12,6 milioni all’Osl per pagamento creditori

Luca Simonetti

Le spettanze e il problema

L’atto è stato esposto dal rappresentante M5S che, oltre a riepilogare il contesto generale, ha sottolineato che c’è chi «è in sofferenza» a causa della mancata liquidazione nonostante sia trascorso molto tempo dal via libera dell’Osl. Da qui la richiesta di delucidazioni sulle istanze in attesa di risposta, gli atti deliberati ed i parametri cronologici.  L’assessore al bilancio Orlando Masselli è partito ribadendo il fatto che il Comune «ha recuperato circa 11 milioni di cassa vincolata a fronte dei 18 che questa amministrazione dovrebbe avere e che invece al 31 dicembre 2017 risultavano inesistenti». Quindi la spiegazione sui fondi vincolati, l’elenco di alcune cooperative/associazioni a carattere sociale pagate già nel 2018 – citate ad esempio la Beata Lucia e Nuova vita onlus – e la problematica per le mancate accettazioni all’accordo transattivo con Osl – stralcio del 40% rispetto alla cifra originaria del credito – da parte di diversi soggetti. Segue il sunto numerico.

Terni, Osl e debiti da liquidare: stralcio 40%

Orlando Masselli

La massa passiva ed i rifiuti

Masselli ha parlato di «171 istanze pagate rispetto ai fondi vincolati, per un totale di 5 milioni di euro. In generale siamo a richieste di ammissione, ad oggi, per un totale di oltre 80 milioni (sarebbero 83), di cui 53 ammessi». Capitolo tempistiche: «In questo momento stiamo pagando le iscrizioni di fine 2018 e man mano si prosegue con il ripristino delle provviste destinate all’Osl. Come si finanzia? In parte – ha aggiunto – con i fondi delle alienazioni, poi con entrate delle attività straordinarie ed il fondo di rotazione da 12,5 milioni chiesto. Il problema principale – ha chiuso – è che molte istanze rimarrano tali in quanto non avendo accettato l’accordo transattivo, dovranno essere liquidate alla fine del dissesto per l’intero importo». Nelle ultime ore sono state ammesse quattro istanze. La cifra è destinata a salire ancora.

La cabina della discordia

Non è l’unico argomento che ha coinvolto Masselli in giornata. Poco prima – ore 14.30 – si è svolta la III° commissione consiliare sulla proposta di costituzione della servitù di elettrodotto a favore di Asm Terni S.p.A. su un’area comunale in via Lungonera Savoia. L’assessore al patrimonio è rimasto spiazzato dal mancato sì: «I cittadini la attendono dal 2016 la cabina elettrica perché serve ad eliminare quelle che sono nei condomini a rischio incendio. Si parla di 800 utenze. Invece qualcuno – opposizione e maggioranza, ndR – ha chiesto degli approfondimenti per sapere il motivo per il quale si fa e il perché di quel punto. Si è voluto bloccare un atto in questo modo». Problemi anche su questo.

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