Università, elezioni: l’Udu festeggia

A Perugia e a Terni vince ovunque la sinistra universitaria che passa da 900 a 2200 voti totali. «Ora rimodulazione delle fasce di reddito e internazionalizzazione della didattica»

Condividi questo articolo su

L.P.

Una grande affluenza e un vero e proprio trionfo. Sono questi i dati principali emersi dall’analisi del voto degli studenti universitari alle elezioni dell’1 e 2 dicembre scorso. In testa, ovunque, si è piazzata la Sinistra universitaria che, nel corso di un incontro giovedì mattina, ha presentato tutti i numeri ufficiali di questa tornata elettorale.

I numeri «L’affluenza ha visto un incremento di più del 10 per cento – commenta Tiziano Scricciolo dell’Udu – circa il 45 per cento degli studenti ha votato per noi. La lista Udu-Sinistra universitaria ha quindi visto una crescita del 120 percento di voti, passando dai 900 totali del 2013 ai 2200 di quest’anno». Tre seggi su quattro al Senato accademico, dove siederanno Andrea Marconi, Costanza Spera e Leonardo Simonacci assiema a Livia Luzi di Idee in Movimento, mentre per la Stranieri l’Udu è riuscita a piazzare Davide Sepioni. Francesco Brizioli rappresenterà invece gli studenti in consiglio d’amministrazione.

Maggioranza relativa In commissione A.Di.S.U., l’agenzia per il diritto allo studio universitario, dove solitamente l’Udu prende più voti, sono stati eletti in tre dalla lista Udu, Dario Sattarinia, Pietro Orfei e Larissa Apone, più Anna Paola Barboni alla Stranieri. La possibilità di esprimere un presidente è dunque sempre più concreta. E se nel 2013 al consiglio degli studenti la sinistra universitaria eleggeva 8 rappresentanti, quest’anno il numero sale a 15. «Un record assoluto, per la prima volta nella storia abbiamo la maggioranza relativa da soli nell’organo».

Geografia del voto Nei dipartimenti alcune conferme, come il doppio seggio conquistato a Lettere e a Scienze Politiche, «a Medicina abbiamo eletto 3 rappresentanti su 6 nonostante le 5 liste in competizione». Sorpresa a Matematica e a Informatica, storiche roccaforti di destra, e a Economia dove l’Udu per la prima volta si piazza come prima lista. Così anche a Veterinaria dove hanno conquistato l’80% dei voti come a Fisica e a Lettere.

Riflessioni «Due anni fa lo Student’s Office spariva dal consiglio d’ amministrazione – commenta Tiziano – ora scompare anche dal senato accademico e rischia di scomparire anche in seno al consiglio degli studenti e in commissione A.Di.S.U dove hanno un solo rappresentante. Abbiamo lavorato bene, iniziando la campagna elettorale ancora prima dell’estate. Ma questa vittoria è anche il risultato dell’ottimo lavoro portato avanti in ogni facoltà e in ogni dipartimento dai nostri rappresentanti»

Futuro Il prossimo gennaio, intanto, verrà fatto il ricambio della classe di rappresentanza. «Con tutti gli eletti lanceremo delle scuole di formazione per i rappresentanti degli studenti, gettando le basi per le proposte future. Tra tutte la rimodulazione della fasciazione delle tasse in cosniglio d’amministrazione, tematica su cui stiamo lavorando da un anno, fino ad arrivare alla riforma del welfare studentesco insieme all’A.Di.S.U. e la trasformazione del consiglio degli studenti in un vero e proprio cuore pulsante della rappresentanza studentesca. Poi, ancora, all’ordine del giorno c’è l’internazionalizzazione della didattica, senza la quale l’Università non sarà mai competitiva e continuerà a perdere iscritti».

Mensa medicina «Tra i punti caldi in campagna elettorale – ricorda Andrea Marconi – oltre a tasse e servizi c’è la questione della mensa di medicina che va avanti ormai da anni. Ci hanno accusato di aver usato la questione in modo strumentale durante la campagna elettorale – sorridono – ma in realtà diamo le notizie quando le abbiamo. E la notizia è che, dopo un lungo periodo di trattative e battaglie, entro 4 mesi, finalmente, inizieranno i lavori. Anche gli studenti di Medicina potranno finalmente consumare i loro pasti all’interno del polo universitario adiacente l’ospedale Santa Maria della Misericordia».

Terni L’Udu festeggia anche a Terni dove la lista della sinistra unvirsitaria ha preso l’equivalente dell’80 per cento dei voti. «Buoni i risultati a Economia e anche a Medicina, ma le problematiche da risolvere sono ancora tante. Diversamente dall’espansione che c’è stata negli anni ’90, oggi si sono interrotti molti progetti formativi con la chiusura della facoltà di scienze politiche e quella di ingegneria tutt’ora in forse. A rischio anche la sede dislocata di Narni, così come lo è quella di Foligno o di Assisi. La dislocazione delle varie facoltà in zone diverse della città potrebbe andare nella direzione ipotizzata dal Rettore Moriconi – ha detto Tiziano – con la creazione di un campus in cui si raccolgano tutti gli studenti e in cui poter vivere a 360 gradi l’esperienza universitaria. Il nostro impegno sul polo ternano, comunque, è sempre proseguito nell’ottica di salvaguardare il diritto allo studio per gli iscritti, anche se sono in numero inferiore rispetto a Perugia. Per questo ci siamo battutti perché anche a Terni venissero messe a disposizione delle aule studio».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli