Era a Terni il boss europeo di giochi e scommesse illegali. Arrestato dalla Finanza

Il soggetto, di nazionalità turca, è ritenuto al vertice di un’organizzazione criminale internazionale

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Aveva trovato rifugio a Terni un cittadino turco ricercato in tutta Europa, ritenuto dagli investigatori a capo di un’organizzazione criminale internazionale dedita alla raccolta illegale di scommesse sportive e al gioco d’azzardo, oltre al riciclaggio dei proventi accumulati illecitamente. L’uomo, che dimorava appunto nella città dell’acciaio, è stato arrestato dalla Guardia di finanza di Perugia in esecuzione di un mandato d’arresto europeo, emesso dall’autorità giudiziaria francese.

L’inchiesta

Le indagini – riferisce una nota della procura perugina a firma del procuratore capo Raffaele Cantone -, avviate nel 2019 nella città di Le Mans e condotte dalla gendarmeria francese, anche attraverso intercettazioni telefoniche, hanno portato all’individuazione di un gruppo di soggetti appartenenti alla comunità turca attivo nella gestione di slot machine e di altri apparati per l’accesso a giochi d’azzardo illegali e a piattaforme di scommesse on line, tutte gestite da soggetti privi delle necessarie autorizzazioni. «Le apparecchiature elettroniche, noleggiate in Svizzera – spiega ancora la nota -, erano collocate presso esercizi commerciali soggetti all’influenza del gruppo criminale, non solo in Francia, ma anche in Germania, Moldavia e Romania».

Un’indagine internazionale

Le successive attività investigative «hanno visto, quindi, il necessario coinvolgimento delle autorità giudiziarie dei Paesi interessati, con il coordinamento di Eurojust, l’Agenzia dell’Unione Europea per la cooperazione giudiziaria penale. In questo contesto il tribunale di Rennes ha emanato un ordine europeo di indagine finalizzato all’individuazione sul territorio nazionale di attività riconducibili al principale indagato e ad eventuali fiancheggiatori. Il provvedimento è stato eseguito dalla procura perugina che ha delegato specifiche indagini al Nucleo di polizia economico-finanziaria».

Gli altri arresti

Attraverso i sistemi di tracciamento elettronico, il cittadino turco è stato quindi individuato a Terni e tratto in arresto «nel più ampio contesto di un’operazione che, svolta contemporaneamente in tutti gli altri Stati interessati, ha portato all’esecuzione di misure cautelari nei confronti di ulteriori 26 persone ritenute parte dell’organizzazione criminale ed al sequestro di denaro, disponibilità finanziarie, beni mobili ed immobili per un valore di circa 500 mila euro».

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