FarmaciaTerni, la Cgil: «Bilancio in attivo»

La Filcams rilancia dopo l’incontro con l’azienda: «Dati economici positivi, la dismissione sarebbe un pesante danno per la comunità»

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Il Comune l’ha messa in vendita – almeno per il 70% quest’anno e un altro 20% nel 2019 – nel quadro del piano di riequilibrio dei conti, ma la Filcams Cgil continua la sua battaglia nel tentativo di impedire – c’è stato anche un ricorso al Tar – che ciò avvenga.

Numeri buoni «Sono positivi – spiega Desiré Marchetti, segretaria della Filcams Cgil – i dati emersi nell’incontro che abbiamo avuto, insieme a Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, con i vertici aziendali nella giornata di lunedì. I numeri, che tengono conto anche della quota derivante dal contratto di servizio che FarmaciaTerni versa al Comune, registrano un segno positivo. L’azienda ha nuovamente attuato l’incremento degli orari di apertura delle farmacie di servizi presenti sul territorio, per andare incontro alla crescente richiesta dell’utenza, con conseguente incremento occupazionale e del fatturato aziendale».

Qualche dettaglio L’organico sarebbe stato reintegrato con otto farmacisti, quattro infermieri ed un ausiliario – per un totale di 500 ore settimanali, «e le farmacie, quando stanno aperte e offrono i servizi per i quali l’azienda ternana si era attrezzata – insiste Marchetti – sono in grado di fare utili e ora lo stanno nuovamente confermando». Tanto che «la prospettiva di chiudere il bilancio nuovamente in attivo non è affatto peregrina».

La contrattazione E infatti «dopo l’illustrazione dei dati economici, è stato possibile avviare un confronto su questioni di carattere contrattuale, inerenti il premio di produzione 2017 e la rimodulazione dell’indennità di mensa, contrattualmente prevista per i lavoratori del comparto». Argomenti che saranno messi a punto nel prossimo incontro, «che dovrebbe svolgersi nel giro di un paio di settimane». 

«Non venderla» Per questo, conclude Marchetti, «come Filcams Cgil di Terni ribadiamo con forza che le farmacie comunali rappresentano un elemento di rilievo per le famiglie ternane, calmierando i costi dei farmaci e dei servizi, mantenendo al contempo i conti economici in attivo e livelli di buona occupazione. Quindi, in coerenza con la posizione sempre mantenuta, ribadiamo come nell’attuale fase di pesante crisi economica e sociale per la comunità ternana, la dismissione delle farmacie comunali rappresenterebbe un pesante danno per la comunità stessa».

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