FarmaciaTerni, palla al Tar dell’Umbria

Martedì mattina udienza di merito sul ricorso presentato – sponda Cgil, depositato ad aprile 2017 – contro il Comune per vendita quote

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di S.F.

Palazzo Spada

La partita si è riaccesa negli ultimi giorni con l’insediamento della nuova giunta e la Cgil, per chi se lo fosse dimenticato, ha ricordato la propria posizione: «La dismissione di un asset pubblico strategico come quello delle farmacie comunali ci vede contrari per numerose ragioni, a partire da quello che riteniamo essere, nel merito e nel metodo, un improprio stravolgimento della forma societaria di FarmaciaTerni, che ha comportato per l’azienda pubblica l’accollo di oneri impropri che ne hanno pesantemente penalizzato il bilancio». Martedì mattina c’è la prima udienza – di merito – al Tar dell’Umbria in seguito al ricorso depositato il 13 aprile 2017 contro il Comune di Terni: il nodo riguarda la cessione delle quote di FarmaciaTerni, ormai argomento di lite tra le parti da quasi due anni.

LA CGIL: «NO ALLA DISMISSIONE DI UN ASSET PUBBLICO STRATEGICO»

Desirée Marchetti

L’oggetto del ricorso – la ricorrente è Desirée Marchetti, segretaria generale della Filcams Cgil di Terni, difesa dagli avvocati Patrizia Bececco e Claudio Biscetti – è legato alla delibera del consiglio comunale del 28 dicembre 2016 contenente l’approvazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale 2017-2021, poi bocciato dalla sezione regionale di controllo della Corte dei conti: nel documento, in merito al tentativo di ripianare il passivo dell’ente, il Comune aveva messo ‘nero su bianco’ la vendita di una quota di maggioranza del 70% nel 2017 (6 milioni e 720 mila euro) e un successivo 20% per un 1 milione e 152 mila euro a valere sul 2019, con valutazione totale dell’asset stabilita in 9,6 milioni di euro. In precedenza – 10 novembre 2015 – l’amministrazione comunale aveva optato per la trasformazione di FarmaciaTerni in società a responsabilità limitata.

28 DICEMBRE 2016, IL CONSIGLIO COMUNALE VOTA IL PIANO DI RIEQUILIBRIO PLURIENNALE

LA QUESTIONE FINISCE AL TAR DELL’UMBRIA

Fabrizio Dominici

Martedì dunque si aprirà il confronto – dallo scorso aprile sono state depositate atti legati a memorie difensive, istanze di prelievo e memorie di replica – con un’udienza pubblica, con il Comune difeso dai legali Paolo Gennari e Francesco Silvi. Da ricordare che il ricorso al Tar dell’Umbria è stato citato dalla Corte dei conti regionale: «Entro breve – aveva ricordato la Cgil la scorsa settimana – il Tar Umbria si pronuncerà su alcune controversie legate alla vendita delle farmacie comunali. Il valore assegnato all’intero sistema aziendale, stimato intorno ai 9 milioni di euro, è poco attendibile e decisamente al rialzo». Vedremo, la storia è ancora lunga. Per il neo assessore al bilancio Fabrizio Dominici discreta grana, sul quale già dieci giorni fa si è espresso via social: «Meglio che chiuderle, forse è meglio cederle e rimpinguare le vuote casse comunali».

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