FdI-An: «Sicurezza, ecco le nostre idee»

Terni gli ‘Stati generali’: «Un’autentica politica sociale si fonda sui principi basilari di convivenza anche in ordine all’accoglienza»

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«Nessun futuro senza sicurezza, ovvero l’impossibilità di delineare un qualsiasi progetto di sviluppo sociale ed economico per le nostre città e per tutta la comunità nazionale senza garantire la precondizione della sicurezza del cittadino e del controllo del territorio».

‘Stati generali’ Così Eleonora Pace, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale ha concluso gli ‘Stati generali della sicurezza’, organizzati a Terni ed ai quali hanno partecipato sindaci, amministratori, parlamentari, consiglieri regionali e comunali: «Questi confronti – ha detto nel suo intervento il primo cittadino di Terni, Leopoldo Di Girolamo – possono essere utili a costruire politiche integrate per la sicurezza urbana».

I temi Dopo le relazioni di Alfredo De Sio, componente dell’esecutivo nazionale, sull’approccio culturale e sociale al problema della sicurezza, il capogruppo al Comune di Terni, Marco Celestino Cecconi, ha elencato tutte le iniziative messe in campo da FdI-An «per denunciare l’aggravarsi del fenomeno nel nostro territorio. Non si può fronteggiare con le risorse ordinarie degli enti locali o con politiche minimaliste la situazione nella nostra città – ha detto – e questo pericolo può e deve invece essere fronteggiato attraverso l’istituzione di ‘Patti per la sicurezza’, di cui ci faremo carico presentando nei prossimi giorni una serie di proposte operative sulle quali agire con tempestività».

Gli ospiti Al convegno hanno preso parte anche alcuni rappresentanti sindacali delle forze dell’ordine – Stefano Spagnoli, del Consap e Filippo Girella, dell’Ugl-Polizia – che nei loro contributi hanno sottolineato come «non si possa continuare a considerare l’intero comparto e i suoi addetti alla stregua di qualsiasi altra amministrazione dello Stato».

Il partito Le conclusioni sono state tratte dal parlamentare Edmondo Cirielli che ha illustrato i contenuti delle proposte che il partito di Giorgia Meloni ha presentato in parlamento, «incentrate principalmente sulla certezza della pena e sulla sua effettiva proporzione nell’effetto risarcitorio e afflittivo prima ancora che rieducativo. Sappiamo già quale sarà la reazione delle sinistre – ha detto il parlamentare di FdI-An – di fronte alle nostre proposte. Ci accuseranno di assumere atteggiamenti retrivi e repressivi, ispirati ad una cultura di intolleranza, ma in realtà è esattamente il contrario, perché un’autentica politica sociale si fonda in primis sulla sicurezza del cittadino e sui valori di appartenenza dei territori e del rispetto dei principi basilari di convivenza anche in ordine all’accoglienza».

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