Cartelli, volantini e appelli hanno permesso di ‘salvare’ – questa volta – diversi residenti. Non certo chi ha lasciato l’auto lì per poi trascorrere serata e notte in centro. E neppure – c’è da ridere o piangere, fate voi – due auto del Comune di Terni: rimosse pure quelle con il carroattrezzi.
Altro record
Se ‘strage’ era stata lo scorso 18 novembre in occasione della fiera del Cassero – quando erano stati portati via poco più di venti mezzi -, strage è stata anche in occasione della fiera di Santa Lucia. Nella notte fra sabato e domenica, a partire dalle ore 3 circa e fino a quando il sole non è spuntato, gli agenti della polizia locale di Terni hanno rimosso ben 26 vetture – fra cui le due auto comunali – e un autocarro.
Auto con permesso disabili
‘Traslate’ al di fuori dell’area della fiera (il divieto di sosta comprende corso del Popolo, via Cristoforo Colombo, via delle Conce, largo San Salvatore e via dell’Annunziata) anche due autovetture dotate di permesso invalidi: nel loro caso il Codice della strada ne vieta la rimozione, prevedendo soltanto nelle vicinanze e in uno spazio dove non arrechino intralcio.
La proposta
Un lettore di umbriaOn, ‘colpito’ dalle sanzioni come altri, dice la sua proponendo una rimodulazione delle modalità operative per il divieto di sosta negli spazi riservati alla fiera: «Contravvenzione di 28 euro per divieto di sosta e pagamento di 200 euro per la rimozione dell’auto (‘è festivo…’). Come la mia sono state rimosse altre 25 vetture, tra cui 2 del Comune. Un mese fa con la fiera del Cassero sono state rimosse 22 auto. Di questo passo Natale prossimo lo festeggeranno solo i carroattrezzi… Chiedo quattro cose: segnaletica più grande di quella attuale, anche sovrastradale, posta all’inizio e alla fine della via, a partire da alcuni giorni prima dell’evento; divieto di sosta senza rimozione a partire dal pomeriggio precedente la manifestazione; chiusura della strada a partire dalla sera prima della manifestazione (ore 22) con presidio della polizia municipale; rimozione coatta a partire dalle 3 del mattino». I ‘colpiti’ intanto hanno anche attivato un gruppo Facebook per confrontarsi e dare corpo alla propria proposta.
