Foligno, Equitalia licenzia: presidio

L’azienda lo accusa di non voler svolgere determinate mansioni, ma per il sindacato si tratta di «discriminazione»

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Lui si chiama Fabio Americcioni e, secondo la Fisac Cgil dell’Umbria, è « vittima da parte di Equitalia Centro S.p.A., di un licenziamento individuale (ai sensi della ‘legge Fornero’), per l’addebito di un presunto, quanto menzognero e insussistente, ‘giustificato motivo oggettivo’, ovvero: “..la mancata accettazione (…) a svolgere le mansioni di addetto all’Unità operativa ‘Incassi e servizi al contribuente’..”».

La contestazione In realtà, dice il sindacato, «il collega mai si è rifiutato di svolgere le nuove mansioni assegnate, operando quotidianamente ai servizi al pubblico sin dal 1° aprile; egli si è limitato a esprimere civilmente il suo dissenso motivato e a contestare la legittimità sia del suo trasferimento dalla sede di Foligno alla Direzione regionale di Perugia e sia del successivo demansionamento subìto, riservandosi con nota del proprio legale, il diritto di adire il giudice del lavoro a propria tutela».

«Discriminazione» Secondo la Fisac Cgil «siamo dinanzi ad un atto gravissimo, di natura illegittima, ritorsiva e discriminatoria, nonché dalla valenza gravissima e inaccettabile: si configura la lesione da parte di Equitalia addirittura di diritti garantiti dalla Costituzione: “tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi”, impedendone, con il licenziamento preventivo, l’esercizio a termini di legge. Si vuole inoltre colpire un lavoratore che ha attivamente partecipato alla mobilitazione e agli scioperi in difesa degli uffici di Direzione regionale di Foligno e della integrità del servizio della riscossione dei tributi in Regione, con effetto intimidatorio altresì, per tutti quei colleghi che hanno ricevuto analoghe lesioni di diritti».

Il presidio Per questo «certe che la magistratura del lavoro, dinanzi ad un simile e così grave atto illegittimo, reintegri in servizio il lavoratore e inchiodi alle sue responsabilità Equitalia, indicono un presidio sindacale di solidarietà presso la Direzione Regionale di Equitalia sita a Perugia», sarà «organizzato un presidio, dalle 12 alle 13.30 di venerdì, sotto la sede perugina di Equitalia e chiedono con la massima energia al sindaco di Foligno, alla presidenza e alla giunta provinciale di Perugia, alla presidenza e alla giunta regionale dell’Umbria di esprimere pari solidarietà, intervenendo presso gli azionisti pubblici di Equitalia – Agenzia delle Entrate e Inps – e chiedendo conto di questo atto profondamente ingiusto e drammatico sul piano umano e sociale nonché gravemente lesivo dei diritti».

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