Il medico: «Mascherine come panni ‘Swiffer’»

Terni: «Quelle chirurgiche, non sicure, stanno finendo. FFP2? Mai viste». Il familiare di un paziente: «Sei in camera, distanze non rispettate»

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La segnalazione giunge dall’ospedale ‘Santa Maria’ di Terni: «Questa è la mascherina che forniscono ai medici di reparto, praticamente uno straccio per lo Swiffer. Le ‘chirurgiche’, che comunque non sono idonee, sono praticamente finite. Le FFP2? (uno dei tipi più evoluti e sicuri di mascherine, ndR) E chi le ha mai avute… In determinati reparti, con questi dispositivi, uno spera solo che vada tutto bene e basta».

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

A parlare è uno dei professionisti del nosocomio che in questa fase critica, non diversamente da altre strutture della regione e nazionali, presenta elementi che finiscono per creare ulteriori tensioni. Come quelli riscontrati dal familiare di una paziente: «Mia madre è stata trasferita in seguito alla chiusura, non per ragioni legate al coronavirus, della lungodegenza. Sul personale, medico e non, c’è veramente poco da dire: persone straordinarie, in grado di affrontare queste fasi con tatto, competenza e chiarezza. Ma mia madre è finita in una stanza ‘da sei’, dove le distanze al momento non sono rispettate. Quando poi ci sono le visite, una persona per paziente, tale elemento diventa ancora più critico. Stanze da sei non sarebbero accettabili in condizioni normali – dice il familiare -, figuriamoci ora. Inaccettabile».

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MEDICI DI FAMIGLIA: «NON C’È SICUREZZA»

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