Inquinamento aria, Narni lancia ‘Airselfie’

L’app che consente di esaminare i dati delle polveri sottili arriva anche nel comune ternano dopo il lancio nel capoluogo

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L’app consente di esaminare i dati delle polveri sottili (pm 2.5) e, in questo modo, controllare i livelli d’inquinamenti nell’aria. Si chiama ‘Airselfie’ e a Terni fu lanciata a gennaio – poca traccia dei risultati nei mesi successivi – dopo l’annuncio del settembre 2016: ora, a distanza di quasi un anno, tocca anche a Narni far partire il progetto ideato da Arpa Umbria. L’iniziativa, finanziata dalla fondazione Carit, è condotta  insieme all’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Terni.

Il dispositivo

SETTEMBRE 2016, L’ANNUNCIO DI ‘AIRSELFIE’

L’applicazione fornisce informazioni anche sulle concentrazioni di pm 2.5 nel luogo in cui ci si trova e permette di creare elaborazioni sulla propria esposizione media nei giorni precedenti, nonché previsioni di concentrazione attesa per i giorni a venire: «Si tratta – le parole di Marco Mercuri e Alfonso Morelli, rispettivamente vice sindaco e assessore all’ambiente del Comune di Narni – di un’app scaricabile sul cellulare che fornisce in tempo reale i dati sui valori degli inquinanti nell’aria. Permetterà ai cittadini di vedere le variazioni di esposizione dovute ai loro spostamenti in ambito urbano: a livello di popolazione l’utilizzo di questo strumento potrà essere utile a medici, epidemiologi e istituzioni sanitarie per valutare il rischio-salute correlato all’esposizione all’inquinamento atmosferico».

IL LANCIO A TERNI

Il servizio di valutazione utilizza i dati delle centraline della rete di monitoraggio, nelle quali sono stati installati anche dei contatori ottici di particelle che forniscono il dato di pm 2.5 su base oraria, integrandoli con i dati provenienti dai sensori portatili e dalla modellistica di qualità dell’aria censita da Arpa. Il progetto prevede anche l’uso di una nuova tipologia di misuratori smart portatili, caratterizzati da semplicità d’uso, compattezza, leggerezza, indossabilità e costo accessibile: «In un’ottica – aggiungono Mercuri e Morelli – il progetto, che coinvolge la popolazione, fornisce al sistema dati aggiuntivi sul pm 2.5 ed interessa tutta l’area urbana con una risoluzione temporale al secondo in grado di dare più informazioni rispetto alle centraline. In questo senso il coinvolgimento dei cittadini residenti a Narni Scalo è molto importante perché aggiunge una porzione di territorio della conca all’indagine che verrà poi estesa ad altre aree. Nei giorni scorsi – concludono – abbiamo ritirato i dispositivi che consegneremo a dei volontari e che ci serviranno per approfondire le tematiche ambientali ma anche di avere elementi utili per la gestione del territorio e per definire priorità di intervento pubblico come per esempio per le infrastrutture viarie».

I DATI CHE NON CI SONO

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