Intossicati da funghi, all’ospedale in sette

Un po’ di spavento ma, fortunatamente, nessuna grave conseguenza. Sette operai sono stati ricoverati nella notte tra giovedì e venerdì al pronto soccorso dell’ospedale di Perugia, dopo un’intossicazione da funghi. Il gruppo, tutti dipendenti di un’azienda che sta effettuando lavori di installazione di impianti ad alta tecnologia, si era ritrovato a casa di uno degli operai per una bella cena a base di tagliatelle e funghi. Ma qualcosa è andato storto.

Lavanda gastrica I pazienti hanno avvertito – età compresa tra i 30 e i 45 anni, alcuni di loro residenti nel Lazio, tutti uomini – disturbi gastrointestinali e sono stati presi in cura dai medici di guardia (Maria Rita Taliani e Guglielmo Mariotti) del pronto soccorso che li hanno sottoposti a lavanda gastrica. Contestualmente è stato subito attivato il servizio di micologia della Usl Umbria 1 che, dopo le analisi di laboratorio eseguite con tempismo, ha potuto escludere – d’intesa con il centro antiveleni di Pavia – la presenza di tossina della amanite falloide dai funghi consumati in abbondanza. Sette uomini sono stati ricoverati nella struttura osservazione breve del pronto soccorso, mentre altri due sono stati dimessi dopo poche ore dal loro arrivo in ospedale.

Le condizioni sono in via di miglioramento dopo le terapie cui sono stati sottoposti: i sanitari – informa l’azienda ospedaliera di Perugia – contano di poterli dimettere già nelle prossime ore. Non una novità, perché lunedì scorso un 50enne aveva consumato un pasto utilizzando un fungo raccolto poco prima: dolori addominali e vomito. Anche per lui tutto liscio dopo un giorno di specifiche cure.

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