Irccs in Umbria: «Non sia doppione di altre realtà»

La posizione di Cisl e Cisl Medici Umbria: «L’auspicio è che questi istituti possano diventare in breve tempo un esempio, un’eccellenza a livello nazionale»

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Gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, Irccs. Se ne sta parlando spesso negli ultimi tempi e ora sul tema si aggiunge la posizione di Cisl Umbria e Cisl Medici Umbria con l’intervento dei due segretari generali, vale a dire Angelo Manzotti e Tullo Ostilio Moschini.

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L’input

«È arrivato il momento – scrivono Manzotti e Moschini – di discutere anche in Umbria degli Irccs. Ciò perché in Umbria non sono presenti ancora tali strutture che hanno, tra le finalità, quelle di innalzare le prestazioni e aumentare le reti di assistenza. Reti che sono state messe a dura prova nel periodo pandemico. Le strutture, che godono di finanziamenti propri per il proprio mantenimento, potrebbero trovare compimento proprio adesso grazie alle risorse messe a disposizione dal Pnrr. Queste, in una regione come la nostra con un tasso di invecchiamento tra i più alti a livello nazionale, dovrenno essere funzionali allo sviluppo delle politiche socio-sanitarie regionali. L’auspicio – proseguono – è che questi istituti possano diventare in breve tempo un esempio, un’eccellenza a livello nazionale. La realizzazione non dovrà essere un doppione di altre realtà, ma tenere conto del contesto nel quale si trova e così essere funzionale al recupero della mobilità passiva che da troppi anni sta colpendo l’Umbria, aprendo così le porte all’assunzione di personale di alta specializzazione. Un tassello importante – concludono – per essere non solo più attrattivi, ma anche rispondenti ai bisogni dei cittadini e alle esigenze dei territori. Per una sanità territoriale».

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