La nonna non riesce a svegliarlo: bimbo di un anno e mezzo aveva ingerito droga. Salvato in ospedale

Perugia – Il piccolo, ricoverato in pediatria, ora sta bene

Condividi questo articolo su

Di solito a quell’ora è sempre sveglio ma sabato mattina no. Faticava a uscire dal sonno, nonostante i ripetuti tentativi della nonna. Cosa che ha subito fatto preoccupare la donna che nella tarda mattina, poco prima dell’ora di pranzo, ha chiesto aiuto ai sanitari dell’ospedale di Perugia che lo hanno trasportato al pronto soccorso. Al ‘Santa Maria della Misericordia’ è emerso che il bambino – un anno e mezzo appena – aveva con tutta probabilità ingerito droga, cannabinoidi in particolare. A ripotare la notizia è il quotidiano ‘Il Messaggero‘ con un articolo a firma di Luca Benedetti.

La ricostruzione

Il piccolo, di nazionalità italiana e figlio di due cittadini nordafricani, vive insieme alla nonna in una comunità del Perugino dove è stato collocato per garantirgli tutto il necessario, a fronte di un contesto familiare che – stando a chi ha assunto a suo tempo il provvedimento – sconta carenze in termini di assistenza e cura al piccolo. La madre, in particolare, vivrebbe nel nord Italia e non avrebbe contatti con il figlio. Secondo quanto riportato dal quotidiano, nella prima serata di venerdì il bambino avrebbe trascorso un paio d’ore insieme al padre in un parco di Perugia. Poi intorno alle nove di sera, lo ha riportato in comunità dalla nonna, addormentato.

La paura, il sollievo, le indagini

Il mattino seguente, di fronte alla difficoltà del piccolo a svegliarsi, la donna si è subito preoccupata e ha allertato il 118. Immediato il trasporto in ospedale con conseguenti accertamenti medici e terapie. Ora è ricoverato in pediatria, non è in pericolo – è in buone condizioni di salute – e gli inquirenti vogliono fare piena luce sulla vicenda. Partendo da quelle due ore di venerdì, quando il bimbo potrebbe aver ingerito – cosa e come è materia per chi indaga – lo stupefacente che lo ha fatto finire in una sorta di catalessi che avrebbe potuto avere esiti gravi e irreversibili.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli