Le ‘fave dei morti’ al centro dell’evento Slow Food a Casteldilago

Arrone – Si è tenuto il 2 novembre presso l’Osteria dello Sportello

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Si è tenuto il 2 novembre all’Osteria dello Sportello di Casteldilago (Arrone) l’evento organizzato dalla Condotta Slow Food ‘Valnerina’ in collaborazione con Donne Impresa Coldiretti, incentrato sulla tradizione delle ‘face dei morti’. «Troppo spesso – afferma Gina Vannucci – fiduciaria Slow Food ‘Valnerina’ e responsabile di Coldiretti Donna Impresa di Terni – ripetiamo gesti, modi di dire, notizie senza saperne l’origine: diciamo semplicemente ‘è la tradizione’. Ma cosa vuol dire tradizione? Viene dal latino traditio, ‘trasmissione’, ‘consegna’ dal verbo tradere, ovvero consegnare. Quindi la tradizione non è altro che una trasmissione nel tempo, diretta o indiretta, da una generazione all’altra, di memorie, notizie, testimonianze». L’evento si è aperto con una conferenza dove hanno partecipato lo storico locale, Sebastiano Torlini, che ha narrato tutte le vicende storiche e antropologiche collegate alla ‘fave dei morti’ in Valnerina, insieme alla fiduciaria della Condotta Slow Food ‘Terre dell’Umbria Meridionale’, Daniela Passagrilli, produttrice della famosa ‘fava cottora’ dell’Amerino, già Presidio Slow Food da molti anni, che ha raccontata la bellissima storia di questo legume riscoperto e oggi nuovamente coltivato e utilizzato da molti ristoratori locali. Interventi seguiti da una folta platea che si è ritrovata presso l’Osteria dello Sportello, da poco inserita nella guida ‘Osterie d’Italia’ di Slow Food. Al termine della conferenza, dopo una breve visita al museo della ceramica di Casteldilago, si è potuto degustare il menù appositamente preparato dallo chef.

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