Lega, le foto post-voto scatenano il putiferio

Terni: reazioni in serie per i selfie che celebrano la vittoria della Alessandrini. Il buonsenso suggeriva altro: occasione persa

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Non le migliori foto possibili in tempo di coronavirus. Al di là degli aspetti sanitari per chi c’era – nessuno avrà accusato sintomi di qualsiasi tipo -, resta però il messaggio implicito. Che non è sfuggito a parecchi, sui social e non solo. La partecipata ‘reunion’ post elezione di Valeria Alessandrini (Lega) in Senato, nella notte fra domenica e lunedì, è stata immortalata da selfie in serie. Foto che, nel pieno dell’entusiasmo, sono state condivise sui social, anche dalla commissaria del partito a Terni, Barbara Saltamartini. Forse dimenticando che, oggi, norme e soprattutto buonsenso dicono altro. E infatti i commenti critici – bipartisan – si sono sprecati. La foto, ripresa anche da La Repubblica, nel frattempo è sparita – bene – ma resta una domanda: possibile che a nessuno sia venuto in mente che forse si poteva evitare? E che era, magari, l’occasione per mandare un messaggio di responsabilità, anche nella gioia del momento?

La replica

La Saltamartini intanto replica duramente su Facebook a chi ha parlato di ‘festa’: «Diversamente da quanto riportato oggi da La Repubblica, evidentemente male informata, ieri né la Lega Terni né la sottoscritta hanno organizzato alcuna festa per i risultati elettorali. Le solite fake news appositamente veicolate per screditare il nostro lavoro».

Bori (Pd): «Che vergogna»

Così il capogruppo del Pd al consiglio regionale dell’Umbria, Tommaso Bori: «Non è facile cambiare da un giorno all’altro abitudini di vita e accettare sacrifici personali in vista di un bene collettivo, ma la rinuncia che ciascuno di noi è chiamato a compiere è determinante per il benessere di tutti. Se tutti rispetteremo le regole indicate – afferma il consigliere regionale Democratico -il paese potrà rialzare presto la testa. In questa situazione le istituzioni dovrebbero essere di esempio per tutti i cittadini, ricordare che non solo i divieti sono necessari per la salute pubblica, ma obbligatori: chi non rispetta questi divieti vìola il codice penale. È in questo contesto – prosegue Bori – che lo stato maggiore della Lega umbra ha pensato bene di fare una festa in una casa privata con sessanta persone, per celebrare la vittoria alle suppletive in Umbria. In barba al decreto del governo con le misure contro il coronavirus che sconsiglia esplicitamente gli assembramenti di persone, anche nelle zone dove il contagio è meno diffuso. Deputati, sindaci, amministratori, ovvero i primi che dovrebbero dare l’esempio ai cittadini nel pieno di un’emergenza sanitaria senza precedenti. Invece viene messo in scena l’ennesimo episodio di una classe politica arrogante e irresponsabile che, come ha già dato prova diverse volte in passato, si sente al di sopra delle regole. Che vergogna».

Filipponi (Pd), Pasculli (M5s), Gentiletti (Senso Civico): «Incoscienti»

I tre consiglieri comunali di opposizione, a Terni, attaccano senza mezzi termini: «Fare una festa per l’elezione di un senatore in questa fase di emergenza, facendo assembrare delle persone, è da incoscienti. Ci riferiamo alla notizia e alla foto che ha pubblicato Repubblica.it insieme ad un post della deputata leghista Saltamartini, dove vi era gente assembrata che si faceva selfie. Presente pure il sindaco, autorità di saluta pubblica di questa città. Verificheremo nelle prossime ore quanto effettivamente accaduto, visto che la deputata Saltamartini con un post su Facebook ha smentito prima Repubblica.it definendo la notizia ‘fake news’ e poi ha rimosso il post di smentita ed ha rimosso una foto fra quelle pubblicate. Vedere in piena emergenza coronavirus e dopo le polemiche per il mancato rinvio del voto, il sindaco, la deputata Saltamartini, la senatrice Alessandrini e tanti amministratori assembrati con gli elettori per festeggiare la loro vittoria al Senato – osservano i tre consiglieri – suscita indignazione. Se sarà confermato, saranno necessari provvedimenti, eventualmente anche verso il sindaco. Capiamo la fame di poltrone e potere che anima la maggioranza di governo della città, ma così saremmo oltre il limite. Le autorità preposte intervengano, accertando se è stato violato il decreto governativo e verifichino la presenza del sindaco, diano indicazioni per tutelare la salute di tutti in questa fase di crescente difficoltà. Chiediamo l’intervento in particolare delle autorità di Governo e di quelle preposte alla salute pubblica e invitiamo la città a continuare ad avere fiducia nelle istituzioni e a non imitare simili comportamenti».

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