Lo ‘strappo’ di FdI in Umbria. Botta e risposta con la Lega

Zaffini contro gli alleati: «Impensabile rincorrere solo i problemi. Sanità lasciata in emergenza quotidiana e in grave ritardo. Sindaci usati come scudi umani»

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Franco Zaffini

Un attacco frontale senza troppi giri di parole. La tensione in Regione tra Lega e Fratelli d’Italia – non manca nemmeno a livello di amministrazioni comunali, Terni il caso più lampante – è più viva che mai: ci pensa il coordinatore regionale di FdI, il senatore Franco Zaffini, a gettare benzina sul fuoco con una nota dai toni velenosi nei confronti degli alleati. «Oggi l’Umbria è attesa ad uno scatto di orgoglio e FdI è consapevole della grande responsabilità ricevuta dai cittadini. Appuntamenti che stanno alle porte come il piano sanitario e il piano dei rifiuti, che non possono essere affrontati con superficialità e arroganza, questa peraltro del tutto fuori luogo e fuori contesto. Va rinsaldata l’alleanza di coalizione che ha determinato una svolta attesa da anni ma che ancora non si è vista ed anzi appare oggi compromessa se non negata». Più che chiaro.

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Donatella Tesei e Federico Ricci

Missiva per la Tesei: Recovery, Covid e intromissioni

Non ci va leggero Zaffini nel commentare ciò che sta accadendo: «I dati pandemici e quelli economici legati all’emergenza trasmettono l’urgenza di azioni mirate e capaci di incidere. Fratelli d’Italia rivendica un profondo cambio di paradigma nella azione della amministrazione regionale: impensabile rincorrere solo i problemi e ma serve da subito visione e programmazione per sostenere e a volte arginare l’operato di una azione amministrativa che viene avvertita come calata dall’alto, in molti casi, senza contatto con la realtà. Ultimo esempio i ‘progetti’ trasmessi al governo per il Recovery Fund, frutto della programmazione della sinistra e raccattati alla rinfusa nei cassetti degli assessorati. Serve una gestione collegiale con il coinvolgimento del consiglio regionale e dei partiti (che ricordiamo hanno vinto le elezioni), e mettendo intanto fine al ruolo esorbitante del capo di Gabinetto (Federico Ricci, ndr). Già nel prossimo futuro serve adottare strumenti di preventiva condivisione mettendo fine a questa ‘assenza della politica’ e mancanza di visione. Basta con le intromissioni, spesso goffe e provinciali, nelle dinamiche interne dei partiti e delle amministrazioni comunali. Anche, non certo ultima, la gestione pandemica della sanità è lasciata in emergenza quotidiana e in grave ritardo, sindaci usati come scudi umani nella emergenza (come sta accadendo in questi giorni anche sulle scuole e spazi pubblici) e interi territori in comprensibile agitazione e in aperta polemica con le scelte sanitarie dell’emergenza attuate senza un progetto di comunicazione e condivisione: esempio sul ruolo ospedali di Spoleto, Pantalla e Terni». Si litiga per bene.

Virginio Caparvi

La replica della Lega: «Attacco ingiustificato»

Lunedì mattina arriva la risposta della Lega a firma del segretario regionale Virginio Caparvi: «Non comprendiamo le tempistiche, le modalità e di certo l’utilità dell’attacco che Fratelli d’Italia rivolge alla giunta regionale, in un momento difficile per la gestione della pandemia e in considerazione di un quadro piuttosto fragile per l’economia regionale. Nessuno mette in dubbio l’importanza di scelte condivise all’interno della coalizione di maggioranza ovvero dei tre partiti che la compongono, ma la dialettica interna deve rimanere nell’alveo della propositività senza sfociare nell’attacco gratuito. Quello del Governo nazionale, distratto dalle proprie beghe interne a danno dei cittadini italiani, è un esempio che non vogliamo assolutamente seguire. È proprio in questi momenti, invece, che la serietà della politica dovrebbe prevalere. L’egoismo di chi si lascia sopraffare dagli individualismi non gioverà all’amministrazione regionale, tantomeno potrà essere di utilità per costruire la rinascita sociale ed economica della quale gli umbri hanno bisogno. La Lega Umbria plaude alla gestione della emergenza pandemica sebbene questa sia stata svolta a partire da una fragilità strutturale della sanità che abbiamo ricevuto in eredità da coloro che proprio su questo tema sono chiamati a rispondere in tribunale. In pochi mesi questa amministrazione regionale ha lavorato alla definizione di iniziative di buonsenso, lungimiranti e in netta controtendenza con il passato e con le scelte autoreferenziali della sinistra che negli anni hanno contribuito a produrre criticità in ogni ambito, da quello economico ai trasporti, dalla sanità, fino alle infrastrutture. L’attacco appare dunque ingiustificato, il cambio di passo del nuovo corso è stato fin dasubito evidente e solo il diffondersi del coronavirus ha avuto l’effetto di rimandare l’attuazione di quei progetti fondamentali per il rilancio del territorio e in grado di determinare quella svolta attesa da anni».

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