‘Matteotti’ a Terni, proroga tecnica

Dibattito durante il question time a palazzo Spada sul tema: «Fino a conclusione delle procedure». Focus anche su Marmore

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Proroga tecnica di novanta giorni o comunque fino a quando non saranno concluse le procedure di assegnazioni dei centri sociali. Per ora è risolta così la questione legata al ‘Matteotti’ di via Sibilla Aleramo: la presidente Chantal Mechelli aveva inviato agli uffici di palazzo Spada la richiesta post scadenza del 31 agosto, deadline per la riconsegna delle chiavi dell’immobile. A parlarne giovedì mattina in Comune è stato il neo assessore Cristiano Ceccotti, sollecitato dal capogruppo del Pd Francesco Filipponi.

LA RICONSEGNA CHIAVI E LA DEADLINE

Cristiano Ceccotti e Francesco Filipponi

L’esclusione e l’Osl

Ceccotti ha fatto il sunto della situazione venendo poi all’attualità: «Il ‘Matteotti’ è stato escluso perché aveva delle pendenza al momento di presentare la domanda per il bando. Abbiamo provveduto immediatamente ad una proroga del centro di novanta giorni e comunque fino alla conclusione della procedura (nuovo avviso pubblico, ndr). Per quel che concerne l’aspetto contabile si tratta di liquidazioni dell’anno 2015, 2016 e 2017, sono poche centinaia di euro: entreranno nel ‘paniere’ della Osl, sono in fase di liquidazione. Non c’è alcun pregiudizio verso nessuno». Soddisfatto della risposta Filipponi che, da settimane, chiedeva di attenzionare il caso.

LA RICHIESTA DI PROROGA

Marmore

Filipponi ha chiesto lumi anche sulla struttura di Marmore: «Le realtà associative – la replica di Ceccotti – e l’associazionismo non hanno colore, è un aspetto fondamentale per lo sviluppo del welfare e dell’intera città. In questo caso è stato il 2° centro per cui ho chiesto delle delucidazioni: mi è stato riferito che sono cambiati aspetti societari ed attività, non erano interessati ad aderire alla richiesta di avvisi per immobili. Ci sono focus diversi in quei territori. Nell’immobile ci sono utenze cospicue da pagare. Abbiamo concordato che troveremo delle soluzioni per sviluppare quest’anziana realtà associativa».

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