Terni, Petrux: il podio mondiale si allontana

Il ternano in difficoltà per tutta la gara a Buriram: alla fine c’è un scialbo 9° posto. Viñales va sul podio e gli sfila la 4° piazza in graduatoria. Márquez campione del mondo

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Una gara senza alcuno spunto di rilievo per Danilo Petrucci in Thailandia. Sul circuito di Buriram il 28enne di Terni resta nelle retrovie dopo uno start negativo e lì ci resta per l’intera durata del gran premio: alla fine arriva un 9° posto che gli fa perdere la 4° posizione mondiale a vantaggio di Maverick Viñales, finito sul podio alle spalle di Marc Márquez e Fabio Quartararo. Lo spagnolo è aritmeticamente campione del mondo per la sesta volta nella classe regina. L’altro concorrente per il podio in classifica generale, Álex Rins, è 5°: brutte notizie per il ducatista umbro. Tra due settimane il tour asiatico proseguirà con la sfida al Twin Ring di Motegi.

Danilo Petrucci a Buriram

Partenza pessima

Petrux perde quattro posizioni dopo le prime curve (9° alle spalle di Rossi e Rins, davanti il terzetto composto da Quartararo, Márquez e Viñales si fa largo) e nello sviluppo della gara non riesce a recuperare terreno da chi lo precede, anzi. A metà gara il ternano è a tre secondi dal 46 e ad oltre tredici dal talento francese. Di fatto il ternano finisce un limbo perché anche alle spalle (il 10°, Nakagami) è molto distante.

La nuova classifica: in tre in 5 punti per il 3° posto

Lo spagnolo della Suzuki sale così a quota 167; subito alle spalle ci sono Viñales con 163 e, scavalcato, Petrucci con 162. Inarrivabile per chiunque il 93 della Honda: arriva a 320 e il distacco di oltre 100 lunghezze – mancano quattro gare al termine – su Dovizioso gli consente di festeggiare il nuovo titolo già in terra thailandese. «Senza dubbio – il commento del 9 – ho fatto un piccolo passo avanti rispetto alle mie ultime gare, ma ci manca ancora qualcosa per tornare a lottare per le prime cinque posizioni. Era il mio obiettivo anche in questa gara ma purtroppo nei primi giri non sono riuscito ad essere abbastanza veloce e dopo, anche se avevo un buon passo, ero ormai troppo lontano dal gruppo dei piloti che mi precedevano: alla fine abbiamo portato a casa un po’ di punti ma non era questo il risultato che volevo. A Motegi fra quindici giorni la mia situazione dovrà cambiare».

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