Ospedale Terni: «Chirurgia eccellente»

È il primo caso al mondo di rimozione di un tumore al rene con metastasi al pancreas, preservando la milza, con tecnica robotica

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È il secondo caso nella letteratura medica. Un tumore al rene sinistro unito a metastasi del pancreas è stato rimosso dall’equipe della struttura complessa di chirurgia urologica mininvasiva, diretta da Ettore Mearini. La vera e propria novità però sta nel fatto che la milza è stata salvata.

Intervento mini-invasivo La paziente di 68 anni si è sottoposta a questo complesso intervento mini-invasivo realizzato con tecnica robotica. La preservazione della milza, importante organo nell’equilibrio del sistema immunitario, risulta strategica e fondamentale per la risposta del paziente all’immunoterapia che può essere eseguita nei tumori renali avanzati dopo l’intervento chirurgico.

Dimissioni La paziente è stata dimessa il 10 ottobre, dopo 7 giorni dall’intervento, con un perfetto equilibrio dei parametri vitali.

Preservazione della milza L’intervento realizzato a Terni è il primo caso riportato al mondo di preservazione della milza, mediante tecnica robotica, nell’ambito del trattamento contemporaneo di un tumore del rene ed esportazione di una sua metastasi pancreatica. È descritto un solo caso simile praticato quest’anno negli Stati Uniti, presso la Mayo Clinic di Phoenix, dove, tuttavia, si è optato per la demolizione della coda del pancreas e la contemporanea rimozione della milza.

La microdissezione «Il vero vantaggio dell’applicazione della chirurgia robotica – spiega Mearini – è rappresentato dalla possibilità di conservare strutture vitali non interessate dalla malattia, grazie alla microdissezione e alla precisione dei movimenti, come in questo caso i vasi venosi ed arteriosi che vanno alla milza, che si trovavano a stretto contatto con la lesione tumorale. Con l’utilizzo del robot oltre a evitare l’enorme trauma addominale alla donna, è stato possibile identificare e chiudere tutti i vasi anomali che tale metastasi presentava e quindi, grazie alla visione tridimensionale, si è potuto procedere alla enucleazione della massa, proprio come siamo abituati a fare con i tumori primitivi del rene».

 

 

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