Pd Terni, lista definita: «Partire e ricostruire»

Completato l’elenco dei candidati che conta 32 nomi. L’ex capogruppo Filipponi: «Angeletti capace e umile. Verità sul dissesto»

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La lista del Pd di Terni per le prossime amministrative – approvata martedì dal’assemblea nonostante mancassero ancora quattro nomi – si è andata completando, come previsto, nella giornata di mercoledì. Dopo Luca Traversi, dato per certo già martedì, gli altri tre ‘slot’ sono stati occupati da Paolo Nicoli, Francesca Bottaro e Renzo Colasanti. Sostegno al candidato sindaco Paolo Angeletti, unitamente alla lista civica – ma con più di un riflesso politico – ‘Terni Immagina’.

Francesco Filipponi

In testa alla lista del Pd ci sono cinque ‘ex’ fra consiglieri comunali e assessori. Uno di questi è Francesco Filipponi, già capogruppo Democratico in consiglio comunale: «Ho dato la mia disponibilità a ricandidarmi – spiega – mettendoci ancora una volta la faccia in modo del tutto disinteressato. Non mi andava di terminare la mia esperienza amministrativa senza superare le spiacevoli vicende che hanno condotto alla fine della consiliatura precedente. Vicende su cui credo sia giusto riportare un po’ di verità. Partendo dall’entità della massa debitoria del Comune di Terni che, rispetto anche a realtà finite in dissesto come Alessandria e Viareggio, è bene ribadirlo, è assolutamente modesta».

«Tempi più celeri» «Sinceramente – prosegue Filipponi – sono ottimista sul fatto che il lavoro dell’organo straordinario di liquidazione possa durare meno dei cinque anni previsti. Sugli effetti del dissesto, invece, credo serva un impegno concreto dei parlamentari del territorio per far sì che la fase di massima tassazione si concluda con il ripianamento dei debiti. Al momento non è così perché la legge prevede che, a prescindere dall’attuazione del piano di rientro, tariffe e tributi restino massimi per cinque anni. Ma credo che una modifica normativa sia necessaria nell’interesse non solo di Terni e dei ternani».

«Le prospettive non sono negative» Sempre sulle tasse: «Se Imu e Tasi sono state ‘spinte’ ai massimi livelli dalla procedura di dissesto – osserva l’ex capogruppo Dem in Comune -, va anche detto che tale incremento è compensato dalla sensibile diminuzione della tassa sui rifiuti (Tari, ndR). Ciò significa che, forse, la precedente amministrazione e la maggioranza che la sosteneva, non hanno operato così male. Senza dimenticare che con il ricorso alla tariffa puntuale e l’incremento della raccolta differenziata, in futuro la diminuzione della Tari potrebbe essere ancora più consistente. Va detto anche che i prossimi bilanci potrebbero prevedere agevolazioni su Imu e Tasi per alcune particolari categorie, produttive e non».

Paolo Angeletti

«Angeletti umile e competente» Il Pd arriva al voto provato dal flop alle politiche e dalle continue tensioni che hanno accompagnato l’intero percorso di scelta del candidato sindaco: «Credo che i temi su cui impegnarci siano quelli dell’ambente, del lavoro, dello sviluppo economico e della sicurezza – osserva Francesco Filipponi -. Paolo Angeletti è una persona seria, umile ed esperta, non solo del suo settore professionale, ma anche di tematiche come l’ambiente e i lavori pubblici, fondamentali per chi punta a guidare un’amministrazione comunale. Da parte sua ho riscontrato una grande disponibilità al confronto, all’ascolto».

«Ripartire dai giovani» Purtroppo – conclude – non siamo riusciti a ricomporre il quadro del centrosinistra prima del voto. Ci proveremo dopo, a prescindere dall’esito delle urne. Così come c’è bisogno che il Pd metta in campo una ‘squadra’ di giovani, di cui mi sento di fare parte, che subito dopo il voto rappresenti la base da cui ripartire per costruire il futuro del centrosinistra e della classe dirigente della nostra città».

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