Perugia a La Spezia con un nuovo capitano?

Scelta figlia dell’esigenza di avere un calciatore che possa parlare con l’arbitro in ogni momento. La novità forse già in Liguria

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Bucchi lo aveva accennato sabato sera, dopo la convincente vittoria sulla Pro Vercelli: uno dei problemi di questo Perugia è la scarsa possibilità di dialogo con l’arbitro durante le partite.

Rosati lontano «Il direttore di gara spesso pretende di parlare solo col capitano – queste le parole di Bucchi – e noi, che come capitano abbiamo il portiere, ci troviamo in difficoltà perché ovviamente non è che Antonio si può fare 50 metri di campo per andare a discutere su una decisione avvenuta nella metà campo avversaria».

Bucchi e Savini a confronto

Bucchi e Savini a confronto

O capitano, mio capitano Ecco quindi la decisione dare la fascia ad un giocatore di movimento: meditata già da qualche settimana, ora sembra definitiva. Probabilmente già dalla prossima gara, sabato contro lo Spezia, i biancorossi avranno un altro capitano. Chi sarà non è dato sapere. Sicuramente sarà un uomo d’esperienza e personalità, capace di dialogare col direttore di gara, da scegliere ovviamente fra quelli che più di frequente vanno in campo. Dalla società sono abbottonati e non fanno trapelare nomi. Forse lo stesso Bucchi non ha ancora deciso e aspetterà di parlare col gruppo alla vigilia della partenza: il capitano deve essere autorevole con gli arbitri ma anche rispettato dai compagni. La scelta quindi deve essere condivisa. Noi proviamo a fare delle ipotesi: in assenza dello storico capitano Del Prete, la fascia potrebbe finire sul braccio di uno fra Guberti, Brighi e Volta.

Stefano Guberti

Stefano Guberti

‘Cazzimma’ Squadra giovane e sbarazzina, capace di giocare bene sia in casa che fuori, il Perugia forse difetta in personalità e furbizia, nonostante in organico non manchino calciatori di esperienza. Bucchi è stato a Napoli e conosce bene il concetto di “cazzimma”: quel misto di furbizia, opportunismo, cinismo finanche cattiveria (agonistica, s’intende) che non può mancare in un squadra vincente. Giorni fa, ad un suo tifoso partenopeo che gli chiedeva se al Perugia mancasse proprio questa qualità, ha risposto con un sorriso e un cenno della testa. Avere la giusta presenza nei confronti del direttore di gara, non per condizionarlo ma per evitare che magari siano gli altri a farlo, rientra in questa logica. E Bucchi, che di campionati di B ne ha vinto qualcuno, sa che nella corsa alla promozione ogni dettaglio dovrà essere curato nei minimi particolari. La scelta di trovare un nuovo capitano si spiega anche così.

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