Perugia, arazzi d’arte: una mostra dedicata

Dall’8 al 16 luglio, nella Temporary Academy di via dei Priori, l’allestimento di textile art dell’architetto di Terni Silvia Giani ‘Percorsi di rigenerazione tessile’

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A Perugia, dall’8 al 16 luglio, nella Temporary Academy di via dei Priori – spazio sperimentale dell’Accademia di belle arti ‘Pietro Vannucci’ – sarà allestita la mostra di textile art di Silvia Giani ‘Percorsi di rigenerazione tessile’, contemporaneamente presente anche alla collettiva Fiberart II allestita dalla galleria Officina d’arte e tessuti in occasione del 60° Festival di Spoleto.

La tematica Il tema di fondo, spiega Silvia Giani, «soprattutto oggi in tempi di crisi sempre più profonda, è costituito dal nuovo messaggio della rigenerazione sostenibile, che comporta la riproposizione di un approccio artigianale ad un riuso della materia tessile con l’ottica della unicità del prodotto artistico. Si deve diffondere la consapevolezza che possedere un oggetto frutto di una manualità e di una sapienza che gli consentano di vivere una seconda vita, significa acquisire anche un diverso modo di vedere la realtà. Il più piccolo pezzo di stoffa, anche un filo colorato, uno scarto di lana, i nastri che chiudono regali e decorano fiori, divengono tutte componenti di un inedito mosaico, dando vita a un tessuto originale e multicolore. Ecco allora che seguire le nuove parole d’ordine: mescolare, arrotolare, stropicciare degli avanzi, significa ottenere una miscellanea di colori in armonia, una nuova materia tessile da ritagliare e lavorare, con effetti sorprendenti».

L’espressione La gamma espressiva riguarda il rapporto tra architettura e natura, indagate sia individualmente, sia negli effetti dovuti alla loro interazione. «Le città modificano gli spazi, veicolano significati simbolici, invadono cieli, talora assumono le sembianze di miraggi. La natura dipana il suo programma di crescita seguendo un andamento verticale che dalla terra, attraverso combinazioni di forme e colori, raggiunge equilibri regolati dalla legge dell’armonia. Anche le geometrie seguono un’architettura di possibilità espressive generate dalla combinazione di elementi semplici come il quadrato, aggregati secondo crescite su base numerica e modulare, spesso intrecciati con motivi naturalistici e figurativi. Tutto nella ricerca di un’armonia dove architettura, geometria e natura raggiungano un equilibrio delle parti e un rispetto per le dimensioni e i ruoli di ciascuno».

Coinvolgimento del pubblico La mostra, aggiunge Silvia Giani, «vuole anche proporre il coinvolgimento del pubblico nell’esperienza artistica che nasce dalla contaminazione dei linguaggi espressivi e dall’utilizzo innovativo di materiali provenienti dalle scelte del riciclo». I lavori esposti coprono l’arco di produzione degli ultimi cinque anni e offrono una rassegna dei riferimenti espressivi che hanno guidato le composizioni: spunti e modelli del mondo dell’architettura, archetipi e simbologie del mondo spirituale, il tutto armonizzato in una ampia accordatura cromatica. Silvia Giani, architetto, vive e lavora a Terni, ma soprattutto in Valnerina, «dove la natura ha ancora la potente forza di rigenerare il pensiero e le emozioni».

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