Perugia, auto contro moto in galleria

Tanta paura, ma nessun ferito nell’incidente dentro la galleria che da Ponte San Giovanni porta al capoluogo umbro. Coinvolti due giovani

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Non si è fatto male nessuno e questo è ciò che conta. Ma ad ascoltare la dinamica dell’incidente mentre si osservano le lamiere piegate si ha la sensazione che poteva essere una tragedia.

perugia-ponte-san-giovanni-galleria-incidente-2La dinamica Sono da poco passate le 16. Siamo sotto la galleria di Ponte San Giovanni, che conduce alla tangenziale di Perugia. C’è una Ducati di grossa cilindrata, guidata da un ragazzo di Castiglione del Lago, che sta facendo ritorno a casa. Dietro c’è una Lancia Y, guidata da un giovane di Città di Castello, che si sta recando a Perugia per lavoro. Un rallentamento improvviso, una frenata brusca, l’impatto.

Tanta paura La carrozzeria dell’auto si piega su se stessa e la motocicletta vola via insieme al suo guidatore, che fortunatamente indossa il casco. Il volo è pauroso e tutti pensano al peggio. Quando ci sono questi incidenti a subire i danni peggiori sono sempre i motociclisti. Invece, miracolosamente, il giovane si rialza con le proprie gambe, intontito e sotto shock, ma praticamente illeso.

perugia-ponte-san-giovanni-galleria-incidente-4L’intervento della Polizia Vengono chiamati i soccorsi. Interviene rapidamente una pattuglia della Polizia Stradale di Perugia, che blocca il traffico con segnali luminosi e fa defluire le auto sulla corsia libera. Poi arriva anche il carro attrezzi, che carica prima la moto poi la macchina. Smaltita la paura, il tempo che passa per le verifiche di rito serve ai due ragazzi per socializzare e per ringraziare il cielo.

Un miracolo Evidente lo scampato pericolo. E proprio per questo non ci sono rimostranze né scambi d’accuse. Alla fine, è proprio l’automobilista a sollevare la motocicletta e tenerla dritta mentre l’addetto del carro attrezzi la aggancia col cavo metallico. Poi i due protagonisti si salutano in modo cordiale, si abbracciano commossi e quasi si scusano a vicenda. Entrambi, andando via, sussurrano: è stato un miracolo.

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