Perugia e Cosenza, accordo di promozione

Siglata in Calabria un’intesa fra le due Camere di Commercio per valorizzare reciprocamente cibo e turismo. Coinvolte anche altre istituzioni delle due regioni

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Cioccolatini in cambio di soppressata, colline in cambio di spiagge, laghi in cambio di mare. Volendo essere terra terra, si può sintetizzare così l’accordo quadro firmato fra le Camere di Commercio di Cosenza e Perugia nella mattinata di giovedì.

Eccellenze alimentari Ovviamente la nostra è una esagerazione, con un po’ di luoghi comuni, ma non si discosta tanto dalla realtà. L’accordo quadro firmato in Calabria alla presenza di numerosi rappresentanti istituzionali è infatti finalizzato ad individuare forme di collaborazione per la valorizzazione, la promozione e lo sviluppo dei rispettivi territori e per incentivare la stipula di accordi commerciali. Accordi finalizzati – ad esempio – alla produzione di prodotti ottenuti tramite l’impiego delle eccellenze alimentari delle due provincie. Le imprese umbre e cosentine avranno modo di partecipare agli eventi organizzati dalle due Camere di Commercio per presentare i loro prodotti, intervenire alle manifestazioni con degustazioni guidate, laboratori e show cooking e usufruire di spazi espositivi appositamente dedicati alla promozione delle eccellenze enogastronomiche, artigianali, artistiche e turistiche dei due territori.

Famiglie miste Nonostante i 700 chilometri di distanza e un territorio decisamente dissimile per morfologia, clima e vocazione, le due Camere di Commercio hanno trovato molti punti in comune, scoprendosi più vicine di quanto si possa pensare: «Per esempio – dice il presidente perugino Mencaroni a un tv calabrese – abbiamo scoperto che il numero delle imprese iscritte alla nostra Camera è molto simile a quello di Cosenza. Ci sono poi punti di contatto legati alle dimensioni territoriali delle due province e al numero di abitanti. Ma più di tutto – ammette Mencaroni – c’è la dimensione umana, che semplifica e accorcia le distanze. Con Klaus Algeri, il mio collega di Cosenza, mi lega un rapporto di stima e di affetto anche perché c’è una colonia di calabresi, e in particolar modo cosentina, che è presente nella nostra città, ricoprendo ruoli di prestigio, nel campo medico, della magistratura e degli uffici pubblici, oltre che nelle imprese private. Molti calabresi hanno sposato perugini, per cui c’è uno stretto legame fra le nostre terre».

Da Paola ad Assisi, nel nome di Francesco «L’abbiamo già fatto con il Trentino, adesso lo facciamo con Perugia – spiega dal canto suo Algieri, presidente della Camera di Commercio di Cosenza – abbiamo un paniere di prodotti che loro non hanno e loro hanno altri prodotti che a noi mancano, per questo l’accordo può funzionare. Loro non hanno il mare, possiamo portare tutta l’Umbria da noi e abbiamo anche i due San Francesco, di Assisi e di Paola; possiamo pensare a diverse iniziative anche nel campo del turismo religioso. In generale, l’accordo rappresenta un’ulteriore occasione per intraprendere reciproche azioni di promozione e sostegno dei nostri territori, puntando sulle sinergie generate da una cooperazione virtuosa tra istituzioni».

Attori e finalità In tal senso va letto il coinvolgimento dei principali protagonisti istituzionali, allo scopo di sollecitare il loro intervento nel migliorare gli scambi turistici, i percorsi universitari e lo sviluppo dei collegamenti. L’accordo è stato infatti accompagnato da una dichiarazione in calce sottoscritta dai rappresentanti delle istituzioni intervenute: i Prefetti di Cosenza e di Perugia, Gianfranco Tomao e Raffaele Cannizzaro; gli assessori delegati da sindaci delle due città Loredana Pastore (Cosenza) e Michele Fioroni (Perugia); l’assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria, Roberto Musmanno, e il suo omologo umbro Giuseppe Chianella; il Presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci; il Rettore dell’Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci, e la professoressa Elena Stanghellini, docente presso l’Università degli Studi di Perugia (delegata dal Rettore); Ernesto Cesaretti, Presidente dell’Aeroporto Internazionale dell’Umbria S. Francesco d’Assisi. Impegno comune sarà promuovere, progettare ed attuare azioni sinergiche nei settori dello sviluppo economico e della cultura della legalità, della ricerca scientifica, delle infrastrutture di comunicazione e del trasporto. Il comunicato della camera cosentina non chiarisce però come mai non ci fossero rappresentanti della Provincia di Perugia. Abbiamo poi appurato che la presenza delle province in una prima fase non era contemplata e il presidente dell’ente cosentino è intervenuto solo in qualità di ‘padrone di casa’. 

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