Perugia, i genitori boicottano le mense

La proposta viene lanciata su Facebook: prossimo incontro a Ponte San Giovanni

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di Rosaria Parrilla

Genitori sul piede di guerra. Nonostante il Comune di Perugia voglia proseguire da solo sulla sua strada, verso l’esternalizzazione del servizio mense scolastiche, le mamme e i papà non hanno intenzione di mollare. Dopo vari incontri che non hanno portato a nulla, un’assemblea pubblica molto partecipata e due sedute consiliari, a cui non hanno mai preso parte i dirigenti comunali, hanno deciso di organizzare un altro incontro dal titolo ‘Non mi va!’, al Cva di Ponte San Giovanni, per martedì prossimo, alle ore 21.

L’iniziativa L’invito sul volantino è di quelli forti: «Per trovare insieme un’alternativa alla dittatoriale decisione del Comune di Perugia di esternalizzare il servizio mensa a partire dal prossimo anno scolastico2015/2016». I genitori, dunque, nonostante la chiusura delle scuole e l’estate che incombe sono pronti ancora una volta a scendere in campo e a far sentire la loro voce, per dire no all’esternalizzazione del servizio.

La querelle ora riguarda un’altra questione: l’amministrazione – denunciano i genitori – non avrebbe più intenzione di dare contributi per le attività didattiche integrative. E sul social network Facebook, la polemica si riaccende. «Così oltre a limitare la possibilità di esperienze formative, si toglie anche il lavoro ad operatori e operatrici della città – scrivono sul web -. E si creano scuole dell’infanzia divise per censo, che porterebbero a disuguaglianze».

Boicottare le mense E qualcuno lancia l’appello, condiviso da tanti, di non pagare più da settembre le rette per le mense e di boicottarle. «Resteremo noi i committenti del servizio, per rassicurare la qualità del cibo ai nostri figli». Lo slogan degli irriducibili.

Twitter @Ros812007

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