Perugia, per Bisoli il dubbio è in attacco

Trasferta difficile a Cesena per il tecnico biancorosso, ex di giornata. Bianchi c’è, ma Ardemagni dovrebbe andare in campo

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di M.Lilla

Dopo tanti alti e bassi il Perugia cerca la continuità giusta per non lasciarsi sfuggire il sogno playoff. Sabato 13, Bisoli però si ritroverà su un campo che conosce molto bene, dove ha vinto molto, quello stadio di Cesena dove ha conquistato due salti di categoria.

La partita del Perugia «Spero di aver lasciato un buon ricordo, ma non so cosa veramente mi aspetta – sottolinea Bisoli alla vigilia della sfida -, certamente non è una partita come le altre, ho fatto due promozioni dalla B alla A in cinque anni di lavoro. Ho un ricordo stupendo della gente, della società e di tutti i ragazzi che lavorano intorno al Cesena. Poi ma dopo l’emozione iniziale devo pensare solo al mio Perugia, è la partita del Perugia non di Bisoli». Per il mister quindi niente emozione ma solo sguardo fisso verso l’obiettivo: «Il gruppo si è preparato bene durante la settimana con grande intensità e volontà. Siamo sulla strada giusta, sperando di poter rivivere qua le emozioni vissute li».

Dubbi di formazione Lo sfortunato Guberti, infortunatosi all’esordio contro lo Spezia, resterà fermo almeno due settimane, così il dubbio in attacco è legato alla coesistenza tra Bianchi e Ardemagni, Aguirre resta pronto: «Va bene con Ardemagni e Bianchi, ma è un po’ anarchico bisogna che troviamo le alchimie giuste, gioca molto bene con la palla al piede, ma deve imparare anche a dialogare con gli altri». Se l’attacco è ancora in bilico, dietro si va sul sicuro con Belmonte, Volta e Rossi se si giocherà a tre, con gli esterni Del Prete e Spinazzola.

Pretattica Il centrocampo è il vero rebus, con Bisoli che non li rende tutti schierabili mescalando di continuo il mazzo: «Li ho visto tutti bene, recuperati del tutto anche Zebli, Rizzo e Della Rocca, oltre a Molina, Prcic e Taddei; deciderò all’ultimo. Abbiamo fatto 4 punti contro Crotone e Spezia, e venendo da un periodo difficile non era per niente scontato. Io guardo al bene del Perugia, ai miei tifosi, che domani saranno tantissimi una rtifoseria da Serie A, speriamo di dimostrare di esserlo anche come squadra».

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