Perugia, scuola cade a pezzi: rischio apertura

Genitori e docenti denunciano lo stato di abbandono della scuola primaria ‘Ciabatti’

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di Rosaria Parrilla

La scuola primaria ‘Ciabatti’ ad indirizzo didattico montessoriano, in via Brunamonti, a due passi da Porta Pesa, versa da anni in condizioni di disagio, tanto che a settembre per l’apertura del nuovo anno scolastico rischia di non aprire.

ciabatti scuola45Da anni senza manutenzione Gli insegnanti, una quarantina, hanno stilato una documentazione con tanto di foto allegate, in cui descrivono lo stato in cui versa la scuola: da anni, per mancanza di risorse, non si fanno interventi di manutenzione straordinaria ed ordinaria. Il tempo passa e la situazione ovviamente è peggiorata e ciò crea ansia non solo ai docenti, ma anche ai genitori che più volte hanno sottolineato le criticità in cui versa – risale alla prima metà del novecento – l’edificio, chiedendo un’ispezione tecnica che ne attesti l’agibilità e l’idoneità, oltre ad avviare i lavori urgenti necessari. Hanno espresso anche la disponibilità a metterci i soldi di tasca propria, ma essendo un edificio pubblico non sarebbe possibile.

Edificio fatiscente Presenza di animali randagi e topi, termosifoni in ghisa arrugginiti, aule con buchi alle pareti, intonaci scrostati, mattonelle rialzate, pareti con segni evidenti da infiltrazioni di umidità, muffe e cattivi odori. Le aule sono fredde, il vento e la pioggia fanno il loro ingresso senza problemi, il tetto è controsoffittato con pannelli che durante le giornate di pioggia si bagnano e si appesantiscono rischiando di cadere sulla testa di qualche bimbo. In queste condizioni gli alunni, circa 500, tra i 6 e gli 11 anni, studiano ed apprendono in un ambiente malsano e naturalmente insicuro.

ciabatti perugia scuola34Inutili le lettere, circa cinque, inviate dalla dirigente Simona Ferretti al sindaco Andrea Romizi, all’ufficio scolastico regionale e all’ufficio unità operativa edilizia scolastica del Comune per rendere nota la situazione di precarietà, scarsità di igiene e decoro, nonché di estrema pericolosità della scuola che conta venti classi. Dai piani alti non sarebbe giunta nessuna risposta: ad eccezione del dirigente comunale competente che, interpellato, avrebbe semplicemente ribadito che i soldi non ci sono e quindi la scuola non può approfittare della pausa estiva per avviare gli interventi necessari per renderla più sicura e dignitosa. Ovviamente tutto questo ha creato caos, con i docenti che non vogliono lavorare in un posto non sicuro e i genitori che hanno paura per l’incolumità e la salute dei propri figli.

 

 

ciabatti perugia scuolaIl contributo che c’è ma non arriva L’edificio, inoltre, avrebbe bisogno subito di interventi di manutenzione, pulizia e disinfestazione. In realtà, qualche soldo ci sarebbe: circa 5 mila euro del Miur. Poca cosa, ma comunque utili per poter quanto meno iniziare qualche lavoro, ma non sono stati deliberati. Da quanto si apprende dalla relazione, l’amministrazione comunale da anni non interviene per mancanza di risorse, tant’è che la vecchia giunta aveva trovato una soluzione: il trasferimento del plesso scolastico nei nuovi locali dell’ex policlinico di Monteluce. Decisione però presa verbalmente dato che non ci sarebbe nessun provvedimento scritto che attesti ciò e, quindi, la nuova amministrazione non può fare altro, se non intervenire economicamente: «Prima che ci scappi il morto – racconta un genitore –, come è già successo in altre scuole italiane». Ed i genitori sono pronti ad azioni che possano in qualche modo attirare l’attenzione del sindaco Romizi. Un’immagine non certo positiva per una scuola che ha ottenuto riconoscimenti importanti per il suo metodo di insegnamento e meta di visite da parte di università e centri di studio pedagogici nazionali ed internazionali.

 

Twitter @Ros812007

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