Perugia, streaming: bagarre in consiglio

I radicali chiedono la trasmissione in diretta web anche delle commissioni: protesta in assemblea

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Lunedì pomeriggio Michele Guaitini, Andrea Maori e Annarita Fiorini Granieri hanno ‘occupato’ il consiglio comunale per chiedere – nuovamente – la trasmissione in diretta streaming delle commissioni consiliari.

L’aula é stata occupata all’inizio dei lavori della seduta «per richiamare l’assemblea e la giunta – scrivono i radicali – al rispetto della volontà dei cittadini dopo l’approvazione, all’unanimità, avvenuta lo scorso mese di dicembre 2016 da parte del consiglio comunale di una petizione popolare promossa da Radicali Perugia orientata ad una maggiore trasparenza e conoscenza dei lavori del Consiglio Comunale». Con la petizione si chiedeva la diffusione in streaming delle sedute di commissione e la pubblicazione sul sito istituzionale del Comune di tutta una serie di atti, dai verbali delle sedute agli ordini del giorno, mozioni e interrogazioni presentate dai consiglieri.

«A 19 mesi dall’approvazione della petizione popolare sulla trasparenza dei lavori del consiglio comunale – continua la nota – nessuna azione è stata intrapresa. Da parte nostra non possiamo far altro che denunciare e tenere alta l’attenzione su questa situazione di mancanza di legalità democratica rispetto agli strumenti di democrazia diretta e alle stesse deliberazioni del consiglio». «Tutto sommato non capisco fino in fondo perché stanno facendo di tutto per evitare lo streaming delle commissioni – ha scritto poi ironicamente Guaitini su Facebook – perché c’è già lo streaming del consiglio dove si può assistere già a tutto il campionario del bravo consigliere: inizio con 57 minuti di ritardo, quando parla qualcuno, ascoltano al massimo in 2 o 3 (gli altri spippettano con cellulari, tablet, o parlottano tra di loro), consiglieri che escono e rientrano quando gli pare. Uno di questi, che risulterà presente e incasserà il gettone di 116,20 euro, sarà stato in aula sì e no 5 minuti; oggi pure il top con un consigliere che è stato tutto il tempo fuori dalla sua postazione (aveva bisogno di una presa di corrente vicino) per fare tutt’altro con il suo pc, per qualche decina di minuti pure con gli auricolari, si vede che era disturbato dal rumore di sottofondo. E in una occasione gli è stato pure permesso di votare dopo che era stata dichiarata chiusa la votazione perché ovviamente non si era accorto che si stava votando. No, ora che ci penso capisco tutto. Vorrebbero uno streaming dove sia inquadrato solo chi parla, in modo tale da non poter notare tutto il pascolo di sottofondo. Consiglio a tutti l’esperienza diretta. Provate una volta ad assistere a un consiglio o una commissione, è una esperienza che merita».

Nella seduta si é parlato soprattutto di trasporti con l’approvazione dell’odg di Bori, sull’ istituzione del servizio notturno di GiMo e quello della consigliera Luciani sull’integrazione del servizio di pagamento tramite sms ed app per smartphone dei titoli di viaggio fs busitalia.

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