Provincia di Terni, consiglio va deserto

Il bilancio preventivo 2015 non si riesce a fare e ad approvare. Di Girolamo: «Sono ancora in corso gli approfondimenti con la Regione»

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Prima c’era stato l’annuncio della situazione di pre-dissesto – con un disavanzo compreso tra i 3,5 e i 4 milioni è praticamente imposibile approvare il bilancio preventivo del 2015 della Provincia di Terni – poi si era deciso di posticipare la seduta del consiglio provinciale per cercare una via di uscita, ma le difficoltà permangono.

Seduta deserta Tanto che martedi pomeriggio la seduta del consiglio provinciale e l’assemblea dei sindaci – entrambi convocati per l’esame del bilancio 2015 – non si sono svolti. Per mancanza di partecipanti. La prossima settimana, infoma una nota dell’ente, «proseguiranno gli incontri con la Regione per trovare una soluzione che possa agevolare il raggiungimento della stabilità per l’ente. Una nuova seduta del Consiglio e una nuova assemblea dei sindaci saranno riconvocati a breve».

La Corte dei conti Se non si troverà il modo di uscire dall’impasse, sarà inevitabile, chiedere ‘aiuto’ alla Corte dei conti: alla quale verranno inviate tutte le carte che accompagneranno la richiesta di poter rientrare a rate del disavanzo. In dieci anni, attraverso il ricorso alla ‘procedura di riequilibrio finanziario pluriennale’.

Leopoldo Di Girolamo Il presidente della Provincia, Leopoldo di Girolamo, ha dichiarato che «sono ancora in corso gli approfondimenti con la Regione Umbria in merito a norme e disposizioni della legge di stabilità per verificare la possibilità di accedere a normative e procedure che consentano la praticabilità del bilancio di previsione 2015 della provincia di Terni».

 

 

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